Arrestate sette persone durante un blitz della Guardia di Finanza. L’operazione rientra nell’ambito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, in merito ai favoritismi illeciti per il superamento dei concorsi per il reclutamento nell’Esercito italiano. Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.

Gli inquirenti avrebbero svelato l’esistenza di un sistema di acquisizione di informazioni e atti riservati riguardanti i test di accesso. Inoltre, come riportato da La Repubblica, ci sarebbe una struttura organizzativa volta al superamento dei concorsi di volontario nell’Esercito in forma prefissata.
Questo caso è scoppiato successivamente a quello che ha dimostrato l’esistenza di un algoritmo informatico capace di truccare i test di ingresso per accedere nell’Esercito.
Tra gli indagati ci sono quattro militari, attualmente in servizio nell’Esercito, e un appartenente alla Guardia di Finanza. Nei loro confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari, altri due appartenenti all’Esercito Italiano sono stati sospesi per un anno, nei confronti del quinto è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il meccanismo funzionerebbe in questo modo: i militari coinvolti avrebbero abusato della loro qualifica e violando le regole relative al corpo militare di appartenenza, si facevano promettere e consegnare – da un operaio residente nella provincia di Napoli – la somma di 10 mila euro in contanti. In cambio del loro intervento, avrebbero fornito le informazioni riservate, segnalando la figlia del medesimo nelle prove selettive relative al concorso per il reclutamento 2015 nell’Esercito Italiano.
