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La Solfatara è meglio del viagra

L’odore di zolfo, tipico dell’area della Solfatara a Pozzuoli,  ha degli effetti benefici sulle performance maschili. Difficile da credere che quell’odore, per molti pregnante e fastidioso, abbia simili proprietà, eppure quello che stiamo per raccontarvi trova degli importanti riscontri scientifici.

solfatara

La Solfatara è l’enorme cratere vulcanico attivo (raggiunge i 162 gradi di temperatura) che si trova a tre chilometri dal centro della città di Pozzuoli. I fumi solforosi emessi dal suo terreno si diffondono per tutta l’area circostante, dove si respira un odore molto forte e riconoscibile.

Uno studio statunitense, condotto dal professore Louis Ignarro, premio Nobel per la Medicina, in collaborazione con alcuni docenti dell’Università degli Studi Federico II, ha dimostrato che questi gas dall’odore penetrante, e a tratti anche disgustoso, possono avere effetti eccitanti sull’organo maschile.

Quello che è stato scoperto è molto semplice: nell’organo maschile ci sono due enzimi che producono idrogeno solforato. L’H2S (questa è la formula chimica che lo contraddistingue) sarebbe il vero responsabile delle erezioni maschili e delle vasodilatazioni, praticamente un viagra naturale.

Splendido, non lo sapevo, devo tenerlo a mente come sindaco e come medico. Battute a parte, quanto Viagra prescrivo ai miei pazienti: è stata una scoperta enorme quanto l’aspirina“. Queste le parole del primo cittadino di Pozzuoli, inorgoglito dalle stupefacenti proprietà benefiche delle fumarole dalla Solfatara.

Sarà un caso, ma nel comune puteolano i matrimoni non conoscono flessioni e cosa ben più importante, le nascite sono superiori rispetto alla media: se ne registrano più di mille all’anno. E chissà se gli antichi romani avevano eletto queste terre a esclusiva meta di villeggiatura proprio per gli effetti inebrianti dell’odore pregnante proveniente dalle fumarole.

Giorgio Angarano, direttore della Solfatara, non nega che questa terra è da sempre legata a simili credenze che in alcuni casi hanno trovato riscontro. Sebastiano De Luca, suo parente e appartenete alla famiglia che dal 1868 gestisce questa area, ha avuto 3 mogli e 18 figli ed oggi vive all’estero: “Ha fatto qui un bel pieno di idrogeno solforato, e poi ha regalato un po’ della nostra terra al resto del mondo”.