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La clinica degli orrori, terapista pedofilo: abusi sessuali e foto hot a bimbe autistiche

Dai domiciliari al carcere in attesa del processo nel quale dovrà difendersi dall’accusa di violenza sessuale ai danni di due pazienti minorenni, una delle quali autistica, e sulla produzione di materiale pedopornografico.

Si tratta di E.G., fisioterapista 54enne dipendente di un centro di riabilitazione di Posillipo. L’uomo è stato condotto in carcere lo scorso 17 ottobre in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Napoli ed eseguita dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli, unitamente a personale del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni, a seguito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli (dal capo del pool reati contro le fasce deboli, il procuratore aggiunto Raffaello Falcone e dal magistrato Cristina Ribera)

Il presunto pedofilo era già stato arrestato una prima volta lo scorso 3 agosto per poi essere trasferito ai domiciliari pochi giorni dopo, il 6. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di documentare ulteriori condotte illecite poste in essere dal terapista.

L’analisi effettuata sul cellulare in uso all’arrestato ha permesso di scoprire i siti ricercati dal terapista su Google, molti dei quali rimandavano ad immagini pedopornografiche. È stata anche individuata un’applicazione utilizzata per nascondere e custodire file con immagini compromettenti, visibili solo attraverso un sistema criptato di password.

Secondo quanto appurato dagli investigatori – anche grazie a delle telecamere nascoste all’interno di una sala utilizzata nella struttura riabilitativa di Posillipo – l’uomo avrebbe costretto la giovane vittima – minore di 14 anni- a mettersi in posa per scattarle foto con solo indosso le mutandine. L’episodio risale allo scorso 1 agosto. Gli sviluppi dell’inchiesta – così come riportato da Il Mattino nelle scorse settimane – vedono il presunto pedofilo coinvolto in tre casi di molestie nei confronti di altrettante piccole pazienti del centro di Posillipo. In due casi, le piccole avrebbero subìto palpeggiamenti in zone intime del proprio corpo, mentre nel terzo caso – quello che ha portato al primo arresto – la storia sarebbe stata differente. Nei confronti di quest’ultima, il terapista avrebbe esercitato un altro tipo di violenza, relativo alla produzione di immagini pedopornografiche.

LE FOTO CHOC
La Procura è prossima alla richiesta di rinvio a giudizio. Agli atti è stata inserita anche una cartella di fotografie e di link di siti internet dove venivano pubblicate e custodite le foto di bambine con indosso solo mutandine o completamente nude e in atteggiamenti sessuali.

LA DIFESA: “NESSUN ABUSO, SOLO TERAPIA DEL SOLLETICO”
Difeso dal penalista Domenico Buonincontro – scrive Il Mattino -, E.G. respinge le accuse, nega di essere un pedofilo e si dice pronto a dimostrare la correttezza del proprio lavoro. Nel corso di un interrogatorio reso prima di essere stato arrestato, fece riferimento alla «terapia del solletico» per giustificare quanto emerso dalle immagini acquisite dalla Procura, negando atteggiamenti morbosi e molesti verso le sue pazienti”.

A far scattare le indagini è stata la denuncia di una madre dopo aver notato lo stato di particolare disagio della propria piccola, già alla prese con problemi comportamentali. Sono entrambe in auto, di ritorno a casa dopo una seduta con il terapista, quando la piccola si lascia andare a un giudizio negativo sullo specialista. La cosa insospettisce la donna che approfondendo la questione viene a conoscenza dei comportamenti tutt’altro che professionali del fisioterapista.