Il responsabile del delitto, un venditore ambulante incensurato, ha confessato. La vittima era un calciatore, suo padre morto in un agguato nel 1999
La ricerca del colpevole è stata più breve del previsto. Lo stesso autore dell’omicidio si è recato presso la caserma dei carabinieri di Casoria e si è costituito. È accaduto questa notte, così ad aver accoltellato e ucciso Raffaele Perinelli è stato A.G., 31enne ambulante incensurato di Miano.
La vittima, 21enne residente a Miano in via Capera, è stata uccisa durante la notte. Perinelli è deceduto presso l’ospedale Cardarelli di Napoli. Esclusa, dunque la matrice camorristica del delitto. Infatti, secondo quanto riportato da Cronache della Campania, il padre del giovane calciatore, legato al clan Lo Russo, è stato ucciso nel 1999 in un agguato.
Il colpevole, come pubblicato su Il Mattino, si è recato dai militari con il suo avvocato Rocco Maria Spina ed ha confessato di aver ucciso Perinelli a causa di un litigio: “Sette giorni fa gli avevo consigliato di non intromettersi in una lite e ci eravamo azzuffati. Abitavamo nello stesso quartiere e siamo venuti alle mani”.
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Poi la lite che ha scatenato la follia di A.G., Perinelli era in sella al suo scooter durante la notte di sabato, quando ha incontrato il suo aggressore a bordo di un’auto. “Negli ultimi giorni mi ero munito di un coltello perché avevo paura di incontrarlo e quando è nata la colluttazione ho deciso di impugnare l’arma. Così è nata la lite al termine del quale l’ho colpito al petto. Ora ho distrutto la vita di quel ragazzo ma anche la mia“, ha dichiarato A.G.
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