Il capo clan e il suo uomo sono stati colti in flagranza di reato mentre intascavano il pizzo. Vittima un imprenditore
Si era recato con un suo affiliato presso un cantiere edile per chiedere il pizzo all’imprenditore che sta gestendo i lavori. Vito De Feo, boss dell’omonimo clan egemone nella provincia di Salerno, si è mosso in prima persona.
Ma una volta intascati i soldi provenienti dall’estorsione, è scattata l’operazione dei carabinieri. I militari hanno colto in flagranza di reato il capo clan. Subito è scattato l’arresto per lui e Massimo Romano. L’accusa è di estorsione aggravata
I carabinieri sono stati allertati dall’imprenditore edile ed hanno bloccato i due pregiudicati nei pressi di un noto bar di via Roma a Bellizzi. I due avevano intascato 200 euro come anticipo di una somma totale di 1000 euro.
L’imprenditore, che ha pensato bene di chiamare i militari, avrebbe dovuto restituire un favore a De Feo: l’assegnazione di un lavoro già accordatogli dal committente ma successivamente revocatogli per l’individuazione di un’altra ditta che l’avrebbe realizzato a prezzo più vantaggioso. Il boss e Romano sono stati rinchiusi nel carcere di Fuorni.
