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Prima i selfie, poi gli arresti: torna in carcere Michele Di Nardo, ras dei Mallardo

Non gli portano bene le foto pubblicate sui social. Già accade nel 2013 che uno scatto pubblicato dalla fidanzata era finito nel mirino degli investigatori che riuscirono a scovarlo dopo un anno di latitanza. Adesso un nuovo scatto, pubblicato poche settimane fa, per festeggiare la scarcerazione si è rivelato di cattivo augurio.

E’ finito nuovamente in carcere Michele Di Nardo, 39 anni, uno degli elementi apicali del clan Mallardo di Giugliano in Campania, popoloso comune a nord di Napoli, che insieme alle organizzazioni criminali dei Contini e dei Licciardi ha dato vita, negli anni ’90, alla potente Alleanza di Secondigliano.

Di Nardo era stato scarcerato lo scorso agosto e sottoposto alla libertà vigilata (con tanto di selfie celebrativo della fidanzata), nonostante una condanna in continuazione del reato a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso  e per rapina aggravata in concorso. I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Giugliano gli hanno notificato questa mattina un ordine di carcerazione emesso dalla Procura presso la Corte d’Appello di Napoli.

Di Nardo, che ora si trova nel penitenziario di Secondigliano, dovrà espiare 4 anni di reclusione  per reati che risalgono all’aprile 2009, commessi sempre a Giugliano. Fu arrestato una prima volta nell’estate del 2013, tradito da una foto pubblicata dalla stessa fidanzata sui social. I carabinieri lo sorpresero mentre se ne stava seduto fuori a un bar di Palinuro, nel Cilento.

I due scatti “sfigati”:

Il primo recente, relativo alla scarcerazione dello scorso agosto

Il secondo è invece relativo alla foto pubblicata nell’estate del 2013 durante la latitanza di Di Nardo