Calci e pugni per la vittima costretta ad un ricovero presso l'ospedale Giuseppe Moscati del capoluogo irpino
Ancora un caso di violenza all’interno delle carceri campane. Questa volta la vicenda è avvenuta nel penitenziario di Avellino dove un agente è stato aggredito da un detenuto. Calci e pugni ai danni della vittima che è stata ricoverata presso l’ospedale Giuseppe Moscati.
La struttura “Antimo Graziano” che si trova nella frazione Bellizzi Irpino – Contrada Sant’Oronzo, in provincia di Avellino ospita 509 detenuti invece dei 501 regolamentari e 275 agenti di polizia penitenziaria, invece dei 295 previsti (fonte Ministero di grazia e giustizia).
Numeri piccoli rispetto a quelli di altri istituti penitenziari ma sempre indicativi di un duplice problema. Il primo è relativo all’emergenza del sovraffollamento carcerario, la seconda riguarda le inadeguate risorse per porvi rimedio.
Immediata la denuncia delle organizzazioni sindacali a tutela del corpo degli agenti penitenziari che hanno descritto la situazione ormai precaria ed esplosiva che c’è all’interno delle carceri. “Ormai i penitenziari in Campania sono fuori controllo. La situazione è sempre più tesa e pericolosa e lo dimostra quel che è successo nelle ultime ore”, ha dichiarato il Segretario regionale del SAPPE (Sindacato autonomo polizia penitenziaria) Emilio Fattorello.
Il segretario generale, Donato Capece, ha invece affermato: “Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre“. Gli fanno eco le parole di Giuseppe Iovine e Maurizio Russo, dirigenti dell’OSAPP (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria): “Ormai sembra un bollettino di guerra, ogni giorno negli istituti penitenziari si assiste inermi alle aggressioni ai danni dei colleghi e delle colleghe che operano nelle carceri in totale abbandono, senza tutela e con i minimi standard di sicurezza. Il personale è stressato, sfiduciato , abbandonato dalle stato e dalle istituzioni ke dovrebbero garantirne l’incolumità, dare protezione e sicurezza. Questa sigla sindacale, non si fermerà, resterà sempre vicina al personale, sempre pronta a denunciare i cronici problemi di carenza di organico e problemi di natura strutturale che ne compromettono la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari. Non a caso é stata creata e voluta una sede sindacale Osapp ad Avellino, proprio per essere presenti moralmente e fisicamente h24 al fianco dei colleghi e delle colleghe, anche come supporto psicologico“.
