Seppur lontani, il Napoli e, soprattutto, Maurizio Sarri potrebbero condizionarsi l'uno con l'altro
Da un lato c’è Maurizio Sarri e il desiderio di portare, nel caso in cui dovesse arrivare la tanto agognata firma con il Chelsea, alcuni suoi “titolarisismi” a Londra, dall’altra c’è Carlo Ancelotti che ha posto una serie di giocatori (Insigne, Koulibaly e Zielinski su tutti) intoccabili all’interno dell’attuale rosa azzurra.
In mezzo c’è lui, Aurelio De Laurentiis che deve bilanciare le esigenze e le ambizioni sue e del neo allenatore. ma allo stesso tempo deve far quadrare i conti al termine di una stagione dove, dopo i 66 milioni di utili del 2017, il Napoli chiuderà al 30 giugno 2018 il bilancio in rosso di circa 15 milioni di euro.
Dopo l’arrivo di Verdi e i 20 milioni (+5 di bonus) che dovranno essere versati nelle casse del Bologna, ADL aspetta di completare il trasferimento di Jorginho al Manchester City (50 milioni la cifra dell’affare) prima di acquistare portiere, centrocampista centrale e terzino destro (già bloccato Stefan Leiner del Salisburgo per 10-12 milioni).

Ma, paradossalmente, nelle vicende del Napoli del futuro c’entra, eccome, ancora Maurizio Sarri. L’allenatore toscano è sotto contratto con la società di De Laurentiis fino al 2020 ma potrebbe presto sbarcare a Stamford Bridge e sostituire Antonio Conte. La trattativa va avanti da tempo ma sembra aver subito un’accelerata negli ultimi giorni. Siamo sempre nel campo delle ipotesi, è giusto precisarlo, ma se dovesse concretizzarsi l’approdo di Sarri a Londra, il calciomercato del Napoli potrebbe subire ulteriori variazioni.
I motivi sono facili da spiegare. Basti pensare che lo stesso Sarri nei suoi tre anni in azzurro è riuscito a portarsi da Empoli, dove allenava prima della scommessa vincente di De Laurentiis, in ordine cronologico Valdifiori, Hysaj, Tonelli, Zielinski e Mario Rui. Quasi scontato dunque immaginare che con Sarri al Chelsea, la rosa del Napoli diventerebbe la “via dello shopping” principale per Roman Abramovich, anche grazie alle clausole presenti per alcuni giocatori del Napoli, che cancellerebbero qualsiasi tipo di trattativa dietro il pagamento di cifre importanti per i club italiani, meno per i ricchi inglesi.
Certo il Chelsea non sta attraversando un periodo favorevole e il prossimo anno non sarà nemmeno in Champions, ma Abramovich di recente – secondo il Daily Mail – ha rifiutato una ricca offerta (2,3 miliardi di euro) per cedere il club all’uomo più ricco d’Inghilterra, un “certo” Jim Ratcliffe, magnate del settore petrolchimico. Insomma l’oligarca russo non ha intenzione di mollare e in queste ore starebbe trattando con ADL per liberare Sarri.
Quali potrebbero essere i “titolarissimi” di Sarri al Chelsea?
Occorre partire dall’italo-brasiliano Jorginho. Piace tanto a Guardiola che ha presentato un’offerta importante ma il tira e molla con il Napoli, che ha portato all’attuale situazione di stand by, potrebbe essere stato causato anche dalla possibile volontà del giocatore di aspettare gli sviluppi delle trattativa tra l’allenatore che l’ha valorizzato e il club di Londra. Insomma, Jorginho, ironia della sorte, potrebbe si sbarcare in Inghilterra ma fare tappa nella capitale e non a Manchester.
Altri pupilli di Sarri sono l’albanese Hysaj (che ha una clausola di 50 milioni), gli spagnoli Albiol (clausola da 6-7 milioni) e Callejon (clausola tra i 20 e i 25 milioni), il senegalese Koulibaly e anche il polacco Zielinski che ha una clausola da 65 milioni di euro (con il Napoli che in questi giorni sta provando a trattare il rinnovo consapevole del pericolo mondiale che corre).
Insomma il quadro è bello variegato e, seppur lontani, il Napoli e, soprattutto, Maurizio Sarri potrebbero condizionarsi l’uno con l’altro.
