Continuano gli appelli della famiglia di Giuseppe Esposito, il giovane napoletano di 17 anni deceduto lo scorso 17 maggio all’ospedale Umberto I di Roma mentre era in attesa di un trapianto. Affetto da fibrosi cistica era stato ricoverato per alcuni accertamenti per il trapianto, poi le sue condizioni sono peggiorare finché non è morto.
La sera prima di morire aveva mandato un messaggio ai familiari in cui chiedeva di recarsi immediatamente all’ospedale perché lo stavano uccidendo. Questa parte della denuncia presentata dalla famiglia alla Questura di Roma. Sulla vicenda la Procura ha aperto un fascicolo per fare chiarezza, disponendo l’autopsia sulla salma del giovane e il sequestro del macchinario a cui era attaccato e del cellulare da cui aveva mandato il suo ultimo sms. Intanto la sorella Michela Esposito continua la sua battaglia mediatica per far luce sull’accaduto.
E’ intervenuta nella giornata di mercoledì a Pomeriggio 5, dove però non è riuscita a dire tutto quello che avrebbe voluto per problemi di collegamento, ha spiegato, infatti, che non avendo le cuffie era impossibilitata ad ascoltare tutto. Così ha comunicato su Facebook quello che avrebbe voluto rispondere al direttore sanitario del Policlinico di Roma presente in puntata:
“Invece di sparare sentenze su persone che neanche conosceva il direttore sanitario si facesse dire:
1)Perché non siamo stati informati del protocollo ecmo
2)Perché mio fratello era continuamente sedato
3)Perché la prima volta l’ecmo suonava in continuazione tanto da doverla togliere perché non riuscivano a gestirla
4)Perché alle 3 di quella notte hanno continuato a dire che Giuseppe stava bene ma che avevano problemi con la ecmo
4) Perché ci hanno prima detto che dormiva poi dopo era stato sedato
5) Perché CI HANNO RIEMPITO DI CA**ATE 5 ORE E FATTO VEDERE MIO FRATELLO MORTO avevano paura che ci dicesse qualcosa come aveva fatto alle 2?
6)Perché cellulare e lavagnetta erano spostati e la lavagnetta cancellata dall’ultimo messaggio??
Era malato? Lo sapevamo meglio di voi!
Come sappiamo bene che i pazienti di fc nn vanno sedati anestetizzati ne fissati al letto perché MUOIONO!!!
rispondesse a queste domande il Signore se così si può chiamare!“.
Una lunga denuncia finalizzata a far venire a galla la verità. La famiglia di Giuseppe è convinta che il ragazzo sia deceduto a causa di un errore nelle cure mediche, sapeva che era malato, ma le sue condizioni sono precipitate, a detta della sorella, inspiegabilmente.

