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Monica Cirinnà presenta Mario Artiaco e il suo “Io, Lauro e le Rose”

Un vero e proprio successo quello di Mario Artiaco e del suo romanzo "Io, Lauro e le Rose"

In ogni città in cui è stato presentato, il libro “Io, Lauro e le Rose” è stato un successo tanto da essere il primo romanzo completamente auto pubblicato al Salone Internazionale del libro di Torino. Un romanzo d’amore, di amicizia, pregiudizio e omofobia che parte da Meta di Sorrento dove tutta la storia ebbe inizio.

Si tratta di un romanzo autobiografico e di emozioni delicate che Mario Artiaco  ha cercato di trattare in un modo assolutamente unico e con una sensibilità non comune. Tutta la storia è vera in ogni suo scorcio, ed ha rappresentato un macigno nella vita Mario. E’ una storia di quelle che “è meglio non raccontare“, e che se anche riesci a raccontarle c’è il rischio di non essere creduti, ma è fondamentalmente una storia d’amore nel senso più ampio del termine.

La morte che pone fine a una vita, non a una relazione“, questo ci racconta Mario e mentre scorrono le pagine si ha sempre di più la sensazione di trovarsi immersi in un mondo pieno di contrasti. L’adolescenza, i giochi con gli amici e la spensieratezza. I giochi, perché tutto inizia sempre giocando, anche l’omosessualità. E poi ci sono i “grandi” con i loro consigli che quando indossano vestiti sacri ci sembrano diventare ancora più “grandi” ed è a loro che si crede che si cerca protezione. Gli animi sensibili sono cosi e sono anche quelli più presi di mira: le adolescenze rubate.

Il romanzo di Mario Artiaco è un vero e proprio pugno allo stomaco del lettore, il quale è sempre pervaso dall’emozione, e mentre si girano le pagine brividi corrono sulla schiena. Una struttura letteraria del romanzo unica e rara soprattuto pensando che per Mario Artiaco è il primo lavoro.