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Omicidio di Fortuna Loffredo: Caputo tenta il suicidio in carcere

Raimondo Caputo, presunto pedofilo accusato dell’omicidio di Fortuna Loffredo, la piccola bambina del Parco Verde di Caivano violentata e uccisa, ha tentato il suicidio in carcere.

È accaduto oggi. L’uomo durante i colloqui ha ingoiato una lametta da barba per togliersi la vita, ma un’infermiera è riuscita ad intervenire in tempo e salvarlo conducendolo subito in infermeria. I parenti di Caputo, giunti in carcere per incontralo, sono tornati indietro subito dopo l’accaduto una volta rassicurati sulle condizioni di salute dell’uomo.

Antonio Fullone, direttore del carcere, ha confermato l’accaduto. Secondo quanto riporta la Repubblica, sembra che l’uomo abbia compiuto l’insano gesto prima dell’orario dei colloqui. L’uomo aveva chiesto il trasferimento in un’altra casa circondariale solo qualche giorno fa.

Il 19 maggio scorso anche Marianna Fabbozzi, compagna di Caputo, aveva tentato il suicidio in carcere subito dopo aver assistito all’incidente probatorio delle tre figlie che confermavano le accuse nei confronti di Caputo accusato di aver commesso l’omicidio di Fortuna Loffredo il 24 giugno del 2014.