Voce di Napoli | Navigazione

“No INVALSI, stop ad alcune attività didattiche”, protesta dei genitori alla Madonna Assunta di Bagnoli

Nei giorni in cui si sarebbero dovuti tenere questi esami, le classi non sono entrate a scuola

Giorni di protesta nella scuola Madonna Assunta di Bagnoli, istituto dell’Infanzia Primaria e Secondaria. Scontro tra i genitori dei bambini e la dirigente scolastica, Rosa Cassese, dopo che quest’ultima ha bloccato la partecipazione ad alcune attività scolastiche a seguito della mancata presenza degli alunni ai test INVALSI, prova scritta nata con lo scopo di valutare i livelli di apprendimento di alcune materie, a seconda della classe, degli studenti.

Si tratta di una punizione -denunciano i genitori della scuola- la dirigente sta punendo la nostra libertà di scelta“.
Facciamo un passo indietro, la scuola Madonna Assunta di Bagnoli si distingue per aver sempre utilizzato metodi didattici in cui si cerca di dare importanza al gruppo, evitando di creare differenze tra i bambini, che seguono percorsi condivisi e un apprendimento corale. Proprio per la volontà di non far emergere il singolo, ma l’intero gruppo, l’idea di un test- come quello degli INVALSI- è in completa contraddizione con lo spirito perseguito fino ad oggi dall’istituto e, a detta dei genitori, metterebbe in competizione i bambini, sottoponendoli a un forte livello di stress.

La dirigente scolastica nonostante i genitori fossero contrari, ha scelto comunque di iscrivere l’istituto ai Test Invalsi, che secondo quanto assicurato da associazioni studentesche e sindacati sono obbligatori solo per la terza media. I genitori, a quella da loro definita un’imposizione della preside, si sono opposti non mandando i figli a scuola nelle giornate in cui ci sarebbero stati questi esami, il 9 e l’11 maggio. Uno sciopero a cui ha partecipato anche la maggior parte del corpo docente.
La dirigente, dopo quest’astensione in massa, ha sospeso per una classe, la VC, l’appuntamento di giovedì scorso con il laboratorio di teatro, attività curricolare che fa parte, assieme ad altre attività come le uscite del territorio, del PTOF, Piano Triennale Offerta Formativa. Così all’incirca 100 genitori questa mattina si sono riuniti in un’assemblea nei giardini davanti alla scuola per chiederle se le seconde avrebbero partecipato oggi all’attività. La richiesta era quella di parlare con la dirigente per avere un confronto, ma non era a scuola.
Volevamo sapere dalla dirigente– spiega uno dei consiglieri a VocediNapoli.it del collegio di genitori- se le seconde sarebbero uscite per l’attività di teatro, la dirigente non era presente e ci ha fatto informare, attraverso la sua vicaria, che anche per loro il laboratorio era sospeso, spiegando che può decidere di sospendere attività ricreative quando lo ritiene opportuno. Anche se secondo noi il teatro più che attività ricreativa è culturale. Poi è arrivata la polizia che ci ha chiesto il motivo di tale agglomerazione e anche gli agenti ci hanno suggerito di fare un esposto”.

Non è la prima volta che i genitori della Madonna Assunta di Bagnoli hanno avuto problemi con la nuova dirigente che ha voluto introdurre metodi in contrasto con l’identità della scuola.
Ci tengo a precisare– conclude il consigliere- che la nostra scuola abbraccia una platea omogenea, siamo fieri che si trovi in un ex quartiere operaio e ci sono bambini che provengono da ogni luogo della città. Le nostre intenzioni sono sempre state pacifiche, vorremmo solo esprimere le nostre idee come è giusto che debbano fare i genitori degli alunni“.
Dopo la riunione di questa mattina e la negazione della dirigente a un dialogo con i genitori, sulle chat Whatsapp è girata una comunicazione che dopo aver spiegato cosa è accaduto, sottolinea la volontà a procedere per vie legali nei confronti della dirigente:
Riteniamo che si sia arrivato all’assurdo, si rende necessaria un’azione volta a limitare un atteggiamento delirante e punitivo rivolto direttamente ai nostri bambini.
I genitori delle seconde e di quinta C (uniche classi PUNITE) dovranno rivolgersi direttamente al CSA e successivamente fare un esposto presso le forze dell’ordine per denunciare l’accaduto“.
Nel frattempo continua la polemica nel gruppo Facebook dei genitori dove alcuni denunciano che la preside avrebbe pubblicato disegni di alunni che inneggiano alla sua persona, secondo loro un comportamento inaccettabile, c’è infatti chi si domanda a che titolo abbia fatto una cosa del genere.