Un risultato importante quello conquistato dal teatro Stabile di Napoli, riconfermato per il secondo triennio teatro Nazionale, così come annunciato – con estrema soddisfazione -dal direttore Luca De Fusco e dal presidente Filippo Patroni Griffi.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara il Presidente dello Stabile partenopeo Filippo Patroni Griffi – della conferma della qualifica di Teatro Nazionale. Non era una vittoria scontata, soprattutto dopo un anno non facile, in cui abbiamo superato diverse difficoltà dovute al sequestro del teatro Mercadante. Ora abbiamo ottenuto l’agibilità definitiva per i nostri teatri e siamo riusciti a superare sia i problemi di finanziamento sia quelli relativi alla disponibilità del San Ferdinando. Nel frattempo, non abbiamo mai smesso di concentrarci sulla programmazione e sulla produzione artistica, offrendo spettacoli di qualità, riportando il teatro a Pompei, puntando sulla scuola diretta da Mariano Rigillo, esportando il nostro teatro in Europa.
Sento il dovere, ha sottolineato il Presidente, di ringraziare tutti: i soci, il consiglio di amministrazione, il collegio dei revisori, il direttore De Fusco e tutti i dipendenti del teatro. Ciascuno ha dato il proprio prezioso contributo, e questo ci ha consentito di mantenere l’impegno preso con la città. Nel prossimo triennio il nostro impegno sarà ancora più intenso. Lo dobbiamo innanzi tutto a Napoli e a quello che rappresenta la nostra cultura nel mondo: un patrimonio inestimabile da tutelare. Per questo non ho mai smesso di crederci, nemmeno un minuto, perché il riscatto della città passa anche dalla capacità collettiva di difendere le nostre radici. E il Mercadante è un avamposto ineguagliabile di cultura napoletana e italiana”.
Soddisfatto anche il sindaco Luigi de Magistris: “La notizia che Napoli ha visto riconfermato lo Stabile come teatro nazionale ci rende felici ed orgogliosi. Ci abbiamo lavorato tanto, come Comune di Napoli e come Città metropolitana. È ancora un successo frutto di una importante sinergia e lavoro di squadra, un lavoro che conferma la straordinaria quasi inesauribile potenza culturale di Napoli e la sua grande tradizione teatrale. Ci siamo riusciti nonostante il piombo sulle ali delle difficoltà finanziarie del Comune e della Città metropolitana e grazie anche agli sforzi finanziari che abbiamo messo in campo in questo settore. Complimenti a tutti coloro che hanno contribuito a questo importante riconoscimento. Con l’augurio che anche la produzione teatrale dello Stabile sappia raccogliere il peso della responsabilità e l’orgoglio così grande per la sfida di una Città che è sempre di più capitale della cultura”.

