La catena di solidarietà partita su Facebook ha già ottenuto molte donazioni
Esistono storie che vale la pena raccontare, come quella di una catena di solidarietà partita su Facebook per aiutare un anziano signore a cui hanno tagliato una parte della sua pensione di invalidità. Sta accadendo a Napoli, nella città che tanto viene criticata ma che, in casi come questi, andrebbe assolutamente omaggiata.
Perché in questa città ci sono cose che non funzionano, ma c’è anche quella forza magica, unica, che nasce quando i napoletani assieme si uniscono per ottenere qualcosa.
Ed è la storia di quanto è accaduto per Salvatore, un anziano signore che frequenta la zona del centro storico a cui l’Inps tempo fa a causa di un errore gli ha tagliato la pensione minima di invalidità di 285 euro. Era così impossibilitato a pagare il fitto di un basso in cui viveva. Una persona si è offerta di accoglierlo in casa sua e l’ha aiutato ad avviare una pratica legale per fargli riavere la pensione.
Finalmente Salvatore, grazie all’aiuto di questo suo benefattore e di altre persone, è riuscito a riavere la pensione e un tetto sotto cui vivere. Non è tardato ad arrivare l’ennesimo imprevisto, l’Inps gli ha comunicato che a causa di un errore del suo precedente legale è in debito con l’ente di 10mila euro e per questo motivo ogni mese gli tratterrà 50 euro dalla pensione minima che riceve.
Il povero Salvatore è così costretto a vivere con una cifra che non gli permette di comprare da mangiare ed è qui che tanti napoletani si sono mobilitati per aiutarlo. E’ stato creato un gruppo di raccolta soldi su Facebook attraverso cui tutti possono donare anche una minima cifra per aiutare Salvatore.
Il gruppo si chiama “SOS Salvatore” e sono stati già raccolti oltre 1500 euro. Ognuno con una piccola cifra può aiutare Salvatore a vivere più dignitosamente. Il signore tra l’altro, racconta la fondatrice del gruppo, entra ed esce dall’ospedale a causa di alcuni problemi di salute, tra cui un enfisema e una epatotapia cronica, dunque, è bisognoso di cure.
L’iniziativa ha già ottenuto diverse adesioni.
La storia di Salvatore insegna quanto, seppur scontato sia, l’unione faccia la forza, quanto i napoletani siano generosi e quanto con poco si possa fare tanto. Ma soprattutto mostra come in un paese in cui l’assistenza socio-sanitaria scarseggia, i singoli cittadini riescano a fare molto di più di una macchina burocratica lenta a partire.
Per fare una donazione sul gruppo SOS Salvatore clicca qui.

