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Cicatrici di vita, al Cardarelli la mostra sulla lotta e la prevenzione al cancro

Una mostra fotografica, dal titolo “Scars of life” (cicatrici di vita), per sottolineare i risultati ottenuti durante la battaglia contro il cancro. E’ l’iniziativa promossa dall’azienda ospedaliera di rilievo nazionale Antonio Cardarelli per porre l’accento sui risultati ottenuti che oggi consentono aspettative di vita fino a qualche anno fa inimmaginabili, grazie soprattutto alla prevenzione. L’evento, a cura del Comitato Ad Astra, organizzazione di volontariato liberamente costituita da un gruppo di amici, vedrà l’esposizione dal 10 al 20 marzo degli scatti del fotografo Daniele Deriu, parte di un progetto che lo ha impegnato per tre anni e frutto del suo “sguardo percepito” sul corpo femminile.

La mostra sarà presentata sabato 10 marzo alle ore 11 al secondo piano del padiglione N del Cardarelli. Presenti il direttore generale Ciro Verdoliva e la presidente Comitato Ad AstrA Giovanna Passariello, con la partecipazione della testimonial Cristina Donadio.

“Ospitare questa mostra fotografica ci aiuta a trasmettere il senso della nostra mission: lavoriamo per garantire salute – commenta il direttore generale Ciro Verdoliva -. Il percorso di guarigione è inevitabilmente un percorso doloroso, che produce cicatrici, non sempre visibili. Talvolta a pesare di più sulla vita dei nostri pazienti sono le cicatrici dell’anima, quelle che nessuno può scorgere sulla pelle, che sono però ben chiare ha chi ha voglia di guardare oltre. Gli scatti di questa mostra mettono in luce le cicatrici invisibili dell’anima con quelle ben visibili sulla pelle, che sembrano offendere, insultare, il corpo. La verità è che quelle cicatrici sono la memoria di una battaglia, combattuta e vinta. Sono il segno della forza di volontà. Perché no, dei progressi che la scienza medica ha fatto nel corso dei decenni. Il nostro auspicio è che sempre di più, grazie alla prevenzione, le cicatrici possano essere sempre meno frequenti. A tutte coloro che invece ne portano il segno vogliamo dire: «Non abbiate paura. Siate fiere di quel segno, fate di quella cicatrice di vita una medaglia. Avete attraversato l’inferno e ne siete uscite». Il nostro impegno è e sarà sempre quello di sollecitare alla prevenzione e, quando questo non è possibile, di essere al fianco di chi lotta. Alla fine, se saranno rimasti dei segni, ne saremo fieri. Del resto, solo chi è riuscito a combattere e vincere la propria battaglia porta con se cicatrici di vita, senza timore a mostrale, così da fare forza a chi nell’inferno c’è ancora”.

Il Comitato Ad Astra è una organizzazione di volontariato, liberamente costituita da un gruppo di amici, nel settembre del 2016, che si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri membri. Il Comitato ha lo scopo di favorire le condizioni in cui le persone, con particolare riferimento i bambini ed i ragazzi, possano vivere sani e con uguali possibilità di sviluppo fisico e intellettuale la promozione della cultura del volontariato, dell’attivazione personale e della cittadinanza attiva; (la diffusione della cultura della prevenzione dei tumori; la tutela, sviluppo e valorizzazione dei beni comuni, paesaggistici e culturali; la promozione della cultura della legalità e corresponsabilità, in particolare la prevenzione e contrasto, del bullismo, delle dipendenze e della violenza di genere).
L’attività del Comitato Ad Astra consiste, fondamentalmente, nell’organizzazione di eventi culturali tra i quali esposizioni, convegni, mostre, conferenze e occasioni simili in cui svolgere
attività informative e divulgative, sollecitando – ove possibile – l’adozione di politiche e servizi orientati ai detti fini; tanto in collaborazione con Associazioni ed Istituzioni per prevenzione e contrasto, del bullismo, delle dipendenze e della violenza di genere