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Uccisi padre e figlio a Marano, salvo un terzo uomo: il killer non si è accorto di lui

Quanto accaduto nell’autofficina a Marano, sabato scorso, ha sconvolto un’intera città: a via Unione Sovietica si è consumato un raid camorristico. Un uomo, volto coperto da casco integrale, è entrato nel locale e ha fatto fuoco per tre volte contro Giuseppe Esposito, che, in quel momento, si trovava nel gabbiotto all’ingresso. L’uomo è stato ferito in modo gravissimo; è deceduto poi in ospedale. Lo stesso killer, credendo di averlo ucciso, ha continuato nella sua folle impresa, inseguendo Fabio, il figlio, freddandolo a morte.

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Nell’autofficina, però, c’era un terzo uomo, del quale il killer, fortunatamente non si è avveduto: trattasi di Daniele Esposito, che molto probabilmente si è salvato perché l’omicida non si è accorto della sua presenza, avendo il volto coperto dal casco integrale.

Credendo di aver portato a termine l’agguato, si è diretto poi all’esterno dell’autofficina, dove lo aspettava un complice in sella ad una moto di grossa cilindrata.