E’ una tragedia nella tragedia quella che sta avvenendo ad Antonietta Gargiulo, la moglie del carabiniere che mercoledì a Cisterna di Latina le ha prima sparato e poi ucciso le due figlie di 8 e 12 anni infine si è tolto la vita. Non sa ancora nulla, è all’ospedale San Camillo di Roma e sta lottando per la sopravvivenza dopo che il marito le ha colpito con la pistola di ordinanza il volto, il petto e lo zigomo.
IL RETROSCENA SULLA TRAGEDIA ANNUNCIATA: SI POTEVA EVITARE
La 39enne di Melito non sa quello che è avvenuto mentre veniva condotta in ospedale in gravissime condizioni. Non avrebbe mai potuto immaginare che quel matrimonio d’amore sarebbe culminato in un incubo del genere. Lei aveva solo intuito che quella gelosi asfissiante stava logorando il rapporto, aveva più volte esposto la situazione ai carabinieri senza denunciare per non mettere in pericolo il lavoro del marito. La scorsa mattina è uscita di casa alle 5 per andare a lavoro, alla Findus, ha salutato le due bambine, è stato l’ultimo saluto, il padre le ha uccise nel sonno. Di quella famiglia non resta più niente, i genitori di Luigi Capasso, originario di Secondigliano, non parlano. I conoscenti descrivono una famiglia per bene e tranquilla. Insomma nessuno avrebbe mai potuto immaginare un epilogo così drammatico.
LE FIGLIE ERANO TERRORIZZATE DAL PAPA’: IL MOTIVO
Adesso Antonietta è sedata e ricoverata in terapia intensiva, le sue condizioni sono gravi ma stazionarie e la prognosi rimane al momento riservata. Nelle prossime ore, a quanto si apprende, sarà sottoposta ad un intervento maxillo facciale per la ricostruzione della mandibola. Intanto a Melito tutti pregano per la donna, nel quartiere vive il fratello Giovanni, molto conosciuto perché possiede un negozio di articoli sacri. Il ragazzo, così come la sorella e il marito, frequenta la parrocchia ed è impegnato con la comunità “Gesù risorto”.

