Si è conclusa la vicenda dello stupro di Posillipo, quello che secondo la giudice Sasso non si è trattato affatto di violenza sessuale. La 25enne era consenziente, la prova è nel video che mostra la giovane pochi attimi prima di consumare il rapporto in piena coscienza. Si chiude così dunque questa brutta storia che risala a dicembre del 2013 quando la protagonista aveva accusato due ragazzi di abusi sessuali avvenuti in un appartamento del quartiere bene di Napoli.
Il giudice Sasso, come riporta il Corriere del Mezzogiorno, definisce la vicenda emblematica del comportamento giovanile: “La storia vede protagonisti giovani studenti che sono soliti frequentare le aree della Napoli-bene e che, nonostante godano di un discreto livello socio – culturale ed economico, dimostrano tuttavia di non coltivare rispetto e interesse per valori sociali e sentimentali di più altro profilo, quanto piuttosto la propensione a praticare superficiali e occasionali rapporti con coetanei, in una complessiva pochezza e miseria di aspirazioni, intenti e aspettative“.
LA VICENDA. La protagonista della vicenda, una ragazza che all’epoca frequentava una prestigiosa scuola privata del Vomero, aveva denunciato la violenza solo due mesi dopo averla subita, anche se i fatti risalivano alla notte tra il 28 e il 29 dicembre. La ragazza raccontò di essersi incontrata con il fidanzato a casa di un amico comune, a sua volta con la fidanzata, e di essersi appartata in una stanza insieme al proprio partner. A un certo punto, secondo la denuncia, l’altro ragazzo si sarebbe intrufolato nella stanza in cui lei era con il fidanzato costringendo la giovane a consumare ben due rapporti sessuali forzati, con tanto di lividi, con entrambi: prima in salotto e poi in bagno. All’uscita dall’appartamento però non seguirono né la visita in ospedale con referto medico né la denuncia alle forze dell’ordine, avvenuta poi due mesi dopo dietro consiglio di un’amica.
Il pm aveva chiesto 9 anni per i due ragazzi difesi dall’avvocato Sergio Pisani, ma ad oggi la situazione è completamente capovolta e sono i video in cui la ragazza gioca e scherza con l’amico del fidanzato a dare prova del fatto che in quell’appartamento non fu consumata alcuna violenza sessuale. In un altro breve filmato infatti è chiara l’accondiscendenza della giovane che scherza con l’amico del fidanzato poco prima di consumare il rapporto pertanto i giudici hanno sentenziato: “Il collegio ritiene che, pur senza svilire la dolorosa vicenda che ha attraversato la denunciante, la prova della sua non consensualità al rapporto sessuale e, conseguentemente, quella della responsabilità dei due attuali imputati in relazione alla violenza sia insufficiente”.

