Voce di Napoli | Navigazione

Napoletani scomparsi in Messico: “Raffaele Russo utilizzava falso nome”

In Messico utilizzava un falso nome, Raffaele Russo, uno dei tre napoletani scomparsi nella regione di Jalisco il 31 gennaio scorso insieme al figlio Antonio e al nipote Vincenzo Cimmino. A comunicarlo sono le fonti dell’Ufficio del procuratore della regione le quali hanno riferito che il 60enne si sarebbe registrato in alcuni hotel con il nome Carlos Lopez.

L’uomo aveva precedenti in Italia per frode e vendeva generatori elettrici, apparentemente tedeschi della marca Bosch, ma in realtà cinesi. Secondo la procura locale i tre sarebbero nelle mani del Cartello Jalisco Nuova Generazione, uno dei clan più potenti del Messico, e sarebbe stata proprio la polizia locale collusa a consegnare i napoletani.

Nel frattempo la procura di Jalisco ha messo sotto inchiesta 33 poliziotti, mentre il capo della polizia locale è tuttora irreperibile. I familiari continuano a chiedere alle autorità italiane e messicane di intervenire rapidamente per rintracciare i tre.