Per 20 anni l’ha maltrattata e destabilizzata accecato dalla gelosia e dalla droga che quasi puntualmente assumeva. Addirittura negli ultimi mesi, quando erano in attesa della nascita del secondo figlio, l’ha obbligata a stare seduta per ore davanti alla finestra aperta perché “posseduta dal demonio“.
E’ una storia agghiacciante quella a cui hanno messo fine gli agenti di polizia e i magistrati della procura di Napoli. Una storia iniziata nel lontano 1997, quando la vittima, oggi 35enne, era ancora minorenne. Il suo compagno-orco, S.C., è stato arrestato questa mattina dagli agenti del commissariato di San Giovanni-Barra. Ha 43 anni ed è originario di Pomigliano d’Arco. Negli ultimi anni risiedeva però a casa della madre in via delle Repubbliche Marinare a Barra dove in passato ha scontato una condanna agli arresti domiciliari per il reato di detenzione di armi e munizionamento, nonché violazione della legge sugli stupefacenti.
Una relazione difficile quella tra il 43enne e la povera donna, caratterizzata da periodi di convivenza e di separazione e dalla quale unione sono nati due figli: una ragazza che attualmente ha 16 anni e un bambino di appena tre mesi. Diverse le denunce presentate dalla vittima negli ultimi mesi quando neanche la nascita del secondo figlio ha placato gli atteggiamenti violenti dell’orco che già in passato, in presenza dell’altra figlia, avevano provocato la rottura del setto nasale della donna. Così tra dicembre e gennaio sono state ben quattro le denunce alla polizia da parte della 35enne, che nel frattempo era ritornata con i figli a casa dei suoi genitori.
Tale decisione non è stata accettata dall’uomo che ha continuato a minacciarla di morte, estendendo le minacce anche ai genitori. Tutto fino a questa mattina, quando i poliziotti si sono presentati presso l’abitazione dell’uomo notificandogli l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’orco adesso si trova nel carcere di Poggioreale.
