Giuseppe Cruciani, oggi su Libero, ha dedicato un articolo a Simone Verdi, difendendo il calciatore dalla gogna mediatica riservatagli dai tifosi napoletani a seguito del suo rifiuto ad Aurelio De Laurentiis. Il noto giornalista non ha apprezzato gli insulti rivolti al giocatore del Bologna per aver semplicemente deciso di non trasferirsi a Napoli.
“Spiace tornare a scrivere di Napoli e schifezze, soprattutto perché ci sono tantissimi tifosi della squadra partenopea “normali” e perbene che si vergognano di quello che è accaduto nelle ultime ore” si legge nell’articolo “Quando si tratta di scelte, uno ha il diritto di fare quello che vuole, anche di tagliarsi gli zebedei se la cosa gli aggrada. E invece basta infilarsi nel profilo Instagram di Verdi e viene fuori un campionario di insulti e invettive spaventose nei confronti del giocatore da far rabbrividire pure persone navigate come il sottoscritto. Gli hanno detto di tutto, prima e dopo il gran rifiuto: merda, figlio di putt…, schifoso, bastardo, devi morire, spero che ti si spezzino le gambe, la tua fidanzata è una mign…., e non sfuggono al massacro neppure la madre e parenti vari. Ora, conosco già l’obiezione: ma ricordate quando Bonucci la scorsa estate si trasferì dalla Juventus al Milan? I supporter bianconeri gliene dissero di tutti i colori e qualcuno si augurò persino la morte del figlio malato. È ovvio che malati di mente e delinquenti esistono ovunque e ad ogni latitudine, ma quello che sorprende nel caso Verdi è la macchina che si mette in moto, la moltitudine, la massa di violenti del web che se ne fottono di essere riconosciuti e cominciano a manganellare senza sosta il malcapitato. In questo Napoli è un caso unico, e il semplice «no» di un calciatore alla squadra del cuore si trasforma in un reato di lesa maestà. Che orrore. Si potrebbe dire: rifiuti Napoli, e poi muori”.
Anche negli interventi in radio Cruciani ovviamente non ha perso occasione per sottolineare il comportamento sgradevole dei tifosi, ma in questo caso purtroppo ha trovato terreno fertile, cosa che non sarebbe dovuta accadere. La scelta di Verdi, dopo la proposta dell’ingaggio da parte del Napoli ad oggi primo in classifica, è discutibile poiché avrebbe certamente rappresentato per il giocatore un salto di qualità. Tuttavia il suo diniego non deve per forza essere letto come un torto alla società o ai napoletani, certamente le scelte dei calciatori tirano in ballo una serie di fattori che non sono necessariamente ed esclusivamente legati alla squadra, pertanto è bene prendere atto di quanto deciso e andare oltre, certamente il Napoli può ancora fare l’affare della stagione.
