Con l’approssimarsi del Capodanno si intensificano i controlli delle forze dell’ordine che sono impegnati in queste ore al sequestro di ordigni e fuochi d’artificio non legali venduti molto spesso in strada. Si tratta non solo di petardi e simili ma talvolta di vere e proprie bombe, tutti senza nessuna distinzione, non rispettando la produzione controllata sono altamente pericolosi per la salute di coloro che li utilizzano.
Ogni anno c’è quasi una sorta di tradizione, la vendita di un fuoco illegale, particolarmente pericoloso, il cui nome rende omaggio al personaggio del momento. Quest’anno si tratta di una bomba denominata ‘Kim ‘o coreano’, ed è il principale botto proibito presente sul mercato nero che richiama il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong Un. Negli anni ’80 era la bomba di Maradona, poi il razzo di Bin Laden, ogni anno le fiamme gialle fronteggiano l’emergenza e ogni anno la storia si ripete ed è una corsa contro il tempo per evitare che il primo gennaio sembri un bollettino di guerra.
La Guardia di Finanza è sulle tracce anche dei più ingegnosi che attraverso tecniche particolari cercano di nascondere il bottino, uno degli ultimi esempi è il sequestro avvenuto a Nola dove sono stati bloccati 9000 ordigni e un arsenale di 50 chili di fuoco che erano sapientemente nascosti in un casolare in periferia. Un luogo ovviamente che sarebbe sfuggito all’attenzione per l’assenza di collegamenti plausibili, le forze dell’ordine però hanno sgominato la banda che utilizzava bottiglie blu fino al deposito come segnaletica.
