Sono sempre di più i turisti che vengono in visita a Napoli per la prima volta e si innamorano di questa città. Sembra proprio che il capoluogo partenopeo abbia un fascino che entra nel cuore, questo è quanto si evince da una lettera che Giovanni, un 40enne di Torino, ha inviato alla redazione di VocediNapoli.it.
Giovanni ci ha scritto perché ha voluto raccontarci l’esperienza vissuta ai Quartieri Spagnoli, luogo di Napoli di cui troppo spesso si parla in modo negativo ed è raro che qualcuno racconti il suo particolare fascino. Il giovane imprenditore torinese, invece, ha soggiornato per tre giorni in un Bad & Breakfast in via Sergente Maggiore ed è rimasto colpito dall’atmosfera che popola in quei vicoletti.
“Quando ho detto ai miei amici che avrei preso una stanza in un B&B ai Quartieri Spagnoli di Napoli mi hanno guardato e mi hanno detto ‘sei pazzo?’. Io non mi sono lasciato convincere a cambiare zona per la mia vacanza napoletana e bene ho fatto.
Il mio alloggio era a due passi dalla centralissima via Toledo, ma era in quello che per me può essere chiamato il cuore pulsante di Napoli.
Grazie al personale del B&B sono diventato bravissimo a muovermi per ogni vicolo. Che dire scendere da quello più alto con la testa del Vesuvio che spunta da ogni lato è stata una cosa spettacolare. Le persone che ho incontrato sono state tutte carinissime con me, i napoletani con la loro ironia ti conquistano subito.
Non ho sentito spari quando camminavo e nessuno mi ha derubato, ho avvertito solo tanta allegria. Le trattorie dei Quartieri Spagnoli, localini tipici dove si mangia la vera cucina napoletana, quella che cucinavano le nonne, buonissima.
E’ vero la gente è chiassosa, ma che te ne fai del silenzio per strada, a cosa serve?
Il disordine dei Quartieri è forse la cosa che più mi è piaciuta, così autentico, così vero.
Ho conosciuto tante persone meravigliose e ci tenevo a dirlo, perché fino a che non li vedessi con i miei occhi, mai avrei creduto che i famigerati Quartieri Spagnoli fossero così entusiasmanti e vivi.
Volevo dare un consiglio a chiunque leggerà la mia lettera, visitate Napoli e cominciate a farlo dai vicoli, imparerete tantissimo. Ah dimenticavo tifo tranquilli, tifo i granata.”


