"The Minister's Black Veil" debutterà mercoledì 20 dicembre (con repliche il 21 e il 22) al Museo Diocesano nel complesso Donnaregina
È uno degli attori più famosi ed importanti del cinema internazionale. Ha lavorato con i migliori registi ed è stato protagonista di tante pellicole d’autore. Le sue interpretazioni, spesso indimenticabili, sono andate di scena anche a teatro. Ma Willem Dafoe è anche doppiatore e persino star all’interno di un videogioco.
La star di Hollywood sarà a Napoli per la prima nazionale di “The Minister’s Black Veil” che sarà proiettata mercoledì 20 dicembre (con repliche il 21 e il 22) al Museo Diocesano nel complesso Donnaregina. Il film è diretto da Romeo Castellucci ed è tratta dal racconto di Nathaniel Hawthorne del 1836. L’iniziativa rientra all’interno della rassegna “Quartieri di vita”, festival diretto da Ruggiero Cappuccio che si svolgerà alla Sanità.
Il progetto è realizzato insieme alla Regione Campania ed alla fondazione Campania dei festival (presieduta da Luigi Grispello). “Vivremo un’edizione straordinaria, sia per temi che per contenuti” ha dichiarato il governatore Vincenzo De Luca. Quattordici gli appuntamenti in programma, in diverse location di Napoli (da Bagnoli a San Giovanni a Teduccio, fino a Forcella, Quartieri Spagnoli), ma anche a Castel Volturno, Salerno, Avellino, Caserta e altre città, dall’8 al 22 dicembre.
Inoltre, vi è anche lo scopo benefico. Infatti l’incasso proveniente dai biglietti (che avranno un costo di 2 e 5 euro) saranno destinati per l’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon. Saranno inoltre riservati, in alcune date specifiche, alcune centinaia di posti per le associazioni, i volontari e le cooperative sociali che operano sul territorio.
La rassegna include anche due incontri con gli studenti delle università napoletane. Il primo sarà all’Orientale, mercoledì 6 alle 10.30 e alle 12.30. Il secondo sarà alla Federico II, giovedì 7 alle 12.30. “Intendiamo allineare le piccole esperienze individuali alle dinamiche dei grandi rivolgimenti globali, creando processi di formazione capaci di garantire rapporti di studio tra giovani a rischio e maestri della scena nazionale ed internazionale“, ha dichiarato Cappuccio.
