La scoperta dopo una denuncia: una donna ha consegnato i documenti ad uno dei terroristi di Bruxelles
Un cittadino di origine algerina ha confessato alle autorità che i passaporti per i terroristi dell’ISIS, autori dell’attentato che ha messo in ginocchio Bruxelles nel marzo del 2016, sarebbero stati fabbricati a Napoli. L’uomo, un 41enne vittima di un pestaggio, ha vissuto per oltre 20 anni nel capoluogo partenopeo e in altre regioni italiane.
Ad aver raccolto le informazioni sono stati i Carabinieri e come riportato da Il Mattino a realizzare i documenti falsi sarebbe stata la moglie, una donna di origini marocchine e sua ex compagna. I militari hanno saputo che il 41enne ha confidato la cosa ad un amico. Successivamente l’algerino è stato convocato dalla donna nella sua abitazione nel borgo di Sant’Antonio Abate, dove era presente anche il nuovo compagno. In quel posto l’uomo sarebbe stato aggredito, minacciato e ferito.
A quel punto è scattata la denuncia presso le forze dell’ordine, e dal caso di violenza è emerso quello dei documenti falsi procurati agli immigrati del Nord Africa che arrivano in Italia. Tra loro ci sarebbe stato anche uno degli attentatori della capitale belga. Quest’ultimo sarebbe addirittura un amico dell’ex moglie del 41enne. Il terrorista avrebbe lavorato per un pakistano gestore di un internet point.
In totale i passaporti prodotti e distribuiti dal terrorista sarebbero stati 19. Il 41enne algerino avrebbe confessato tutto ai Carabinieri per paura di una vendetta. Infatti, mentre era ricoverato in ospedale dopo le lesioni subite, avrebbe ricevuto una telefonata anonima con la quale è stato minacciato. Nel frattempo della donna non si hanno più notizie, non è escluso che abbia lasciato il paese.
Intanto, proprio lo scorso 25 ottobre, a Napoli è stata individuata e scoperta una stamperia clandestina con migliaia di documenti falsi (7500 per la precisione). Molti di questi erano già pronti per la consegna, in un edificio nella zona di Piazza Garibaldi. Mohammed Alì Tahiru, un cittadino ghanese, è stato arrestato dalla Polizia municipale mentre le indagini sono finite al vaglio della sezione antiterrorismo della Procura partenopea.
