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Campi Flegrei, niente fumarole alla Solfatara, e intanto è guerra tra i ricercatori: “Qualcosa non torna”

In un'intercettazione due persone parlano di valori in aumento nell'aria flegrea

Sta destando non poca preoccupazione un video che circola in rete in cui si vede la Solfatara di Pozzuoli senza fumarole, un evento anomalo dal punto di vista vulcanologico, poiché la zona è una valvola di sfogo, attraverso proprio le fumarole, del magma presente sotto i Campi Flegrei. E’ questo il motivo per cui il filmato pubblicato dalla pagina Facebook “Precursori Sismici Elettromagnetici” incuriosisce.

Nei commenti nessuno si lascia andare a spiegazioni tecniche, ma sicuramente c’è un certo allarmismo condiviso per il fatto che una zona in cui le fumarole sono l’espletazione di una normale attività sismica non c’è alcuna emissione gassosa. Se a questo si aggiunge l’intercettazione di una telefonata tra due ricercatori, attualmente all’attenzione della Procura di Napoli, è facile che si generi una certa preoccupazione, soprattutto tra i residenti dell’area flegrea.

Nella telefonata la discussione tra i due ricercatori verte su i valori in aumento rispetto al dato del rapporto tra anidride carbonica e acqua, condizione che comporterebbe una pressurizzazione che causa afflussi di magma costanti. Come si legge dal Corriere del Mezzogiorno, uno dei due dice:
Io ho letto il Bollettino Mensile Ingv dei Campi Flegrei, che mo’ è uscito pubblicato secondo C. che fa la parte geochimica, veramente stiamo inguaiati avendo rapporto Co2/H2o in aumento, stiamo in pressurizzazione, ci sono continui afflussi di magma. È vero quello che scrivono loro o scrivono stronz… ? Perché da un lato tutto aumenta. È aumentato almeno di due volte quello che era il livello 1982-84, quando ci fu il bradisismo. Quindi o siamo in prossimità di un nuovo bradisisma o ancora peggio di quello del 1982-84 oppure loro mettono figure “a c…”, perché io non capisco più. O dite che aumenta e quindi debbono in qualche modo aumentare il livello di allerta“.

I due ricercatori durante la discussione parlano di dati che non corrisponderebbero a quanto, invece, è reso noto dall’INGV e, a strumenti dati in dotazione per fare monitoraggio che non sarebbero mai stati utilizzati. Poi passano all’argomento della Solfatara, in cui, a quanto dicono, non starebbero effettuando il controllo dei pozzi, fondamentale in una zona come quella dei Campi Flegrei.
Però per sfizio, fai conto che tu fossi un’analfabeta, che non sa né leggere né scrivere e guardati le figure che mette C. sul discorso della CO2/H2O, etc… leggi per sfizio, guardati un attimo quelle figure e dimmi da profano cosa capisci, rispetto al 1982-84. Un abitante di Pozzuoli, guarda queste figure in cui la zona fu evacuata per rischio eruzione e poi dimmi se ti vedi le deformazioni, scopri che sono aumentate, tu guardi la parte geochimica e scopri che il flusso, il valore è divenuto tre volte tanto, senza sapere né leggere né scrivere e dimmi se loro non stanno dicendo che stanno vicino all’eruzione o no. Tu cosa pensi: ti viene in mente che devi scappare…. O è vero quello che dice il bollettino e cioè che stiamo per esplodere o è vero quello che fa il Dipartimento di Protezione civile e cioè che non aumenta il livello di allerta“.

A detta di uno dei due, l’aumento di questi valori significherebbe un’eruzione imminente, motivo per cui non capisce se ci sia un errore o per quale motivo non venga avvertita la popolazione:
Io l’ho scritto al presidente e al Dipartimento di Protezione civile… riunitevi, prendete una posizione perché se ha ragione il bollettino Ingv Campi Flegrei voi dovete evacuare la zona perché stiamo per eruttare, capisci che voglio dire…Io l’ho scritto a loro e chiaramente non mi hanno risposto…“.

Sulla questione, intanto, è intervenuto il professor Enzo Boschi, uno dei più grandi vulcanologi italiani, che sempre al Corriere del Mezzogiorno, sul dialogo tra i due ricercatori ha detto che non dovrebbe esserci spazio per guerre tra ricercatori e dirigenti in un settore come l’INGV in cui il monitoraggio richiede concentrazione, soprattutto in una zona così a rischio come quella dei Campi Flegrei:
Qui tutti sembrano dimenticarsi che il monitoraggio e l’analisi dei risultati sono le uniche armi di prevenzione che abbiamo in zone vulcaniche così densamente popolate“.
Sulla conversazione intanto sta indagando la Procura della Repubblica di Napoli che farà chiarezza sulla reale situazione.

Il video pubblicato su Facebook