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Anna Frank, gli ultras e la “sceneggiata” di Lotito: tra gli identificati anche un 13enne

Una visita obbligata. Di rito. Forzata. Di quelle che si fanno controvoglia. Una visita sintetizzata nel migliore dei modi dallo stesso protagonista, Claudio Lotito, presidente della Lazio e di quei beceri ultras (o presunti tali) che si sono divertiti domenica sera durante Lazio-Cagliari a tappezzare la curva Sud (quella dei cugini giallorossi) con gli adesivi di Anna Frank, la scrittrice ebrea tedesca, divenuta un simbolo della Shoah per il suo diario, morta nel 1945 a 16 anni in un campo di concentramento. Anna Frank nei “santini” diffusi in curva è stata raffigurata con indosso la maglia della Roma.

Un gesto, non il primo per una tifoseria considerata di estrema destra, che ha ricevuto condanne unanime e che ha visto la Procura capitolina (oltre a quella Figc) aprire un fascicolo per istigazione all’odio razziale. Condanne sono arrivate anche dalla società biancoceleste con lo stesso Lotito che ieri ha fatto visita alla Sinagoga di Roma dove ha depositato tre corone di fiori al Tempio Maggiore. Domenica sera però lo stesso Lotito, a bordo dell’aereo che lo ha portato da Milano a Roma, è stato ascoltato da diversi passeggeri mentre si lasciava andare ad alcune considerazioni. A riportare l’indiscrezione è Il Messaggero. Secondo il quotidiano romano il presidente laziali sbuffava mentre a telefono qualcuno gli stava probabilmente consigliando di far visita alla comunità ebraica.

“Il rabbino sta a New York. Er vice-rabbino ci sarà?”, chiedeva il patron biancoceleste ai collaboratori. E ancora: “Non valgono un ca…. questi (riferito ai tifosi protagonisti dell’episodio, ndr). Hai capito come stamo? Famo sta sceneggiata“.

16 IDENTIFICATI: C’E’ ANCHE UN MINORE DI 13 ANNI

Sono 16, al momento, le persone identificate dalla polizia. Il lavoro sulle telecamere interne allo stadio svolto da Digos, Scientifica e del commissariato Prati, ha portato all’individuazione anche di tre minori, di cui uno di soli 13 anni che non è imputabile e che probabilmente manco conosce la storia di Anna Frank. E’ attesa per oggi a piazzale Clodio una nuova informativa che sarà all’attenzione del procuratore aggiunto Francesco Caporale titolare dell’indagine in cui si ipotizza il reato di istigazione all’odio razziale.