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Mario Avolio, le parentele scomode e la faida per il traffico di droga

Secondo alcune indiscrezioni, il 35enne gravemente ferito la scorsa domenica a Scampia, sarebbe coinvolto in una "guerra" di droga

Sparato a bordo della sua auto, un colpo al mento ed un altro al fianco. Poi la corsa in ospedale e qualcuno che lo ha lasciato agonizzante fuori il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli. È stata questa la sfortunata sorte di Mario Avolio il 35enne che ora si trova in terapia intensiva e le cui condizioni restano gravi. I killer avrebbero voluto ucciderlo, ma l’agguato avvenuto domenica scorsa non è andato a buon fine.

Dalle prime ricostruzioni fatte dagli inquirenti e riportate da Internapoli, la vittima avrebbe avuto un violento litigio poche ore prima di essere colpito da due colpi d’arma da fuoco. Gli investigatori, dopo aver trovato l’auto di Avolio nei pressi del ponte di Scampia in via Dietro le Vigne, stanno cercando di comprendere il movente dell’agguato e in quali situazioni il 35enne possa essere stato coinvolto per diventare vittima di un tentato omicidio.

Così, secondo quanto pubblicato da Il Roma, sono emersi i legami familiari di Avolio. Quest’ultimo è legato ai boss detenuti GaetanoMario Bocchetti diventandone un parente acquisito, in quanto ha sposato una loro nipote. Ma il rapporto di sangue più interessante è quello che la vittima ha con Francesco Avolio detto ‘Tyson esponente di spicco del clan Licciardi e a sua volta nipote di Gennaro Trambarulo alias ‘o Muntato e reggente del sodalizio egemone nella Masseria CardoneSecondigliano.

Di conseguenza Mario Avolio potrebbe essere finito al centro di una faida “silente” ma pronta ad esplodere proprio in seguito a questo tentativo di agguato. I protagonisti sulla scena camorristica sono il clan della Vanella Grassi, diventati alleati dei Grimaldi, il cui storico boss Carmine ‘Bombolone Grimaldi è stato ucciso a San Pietro a Patierno nel luglio del 2007 dal sodalizio dei SaccoBocchetti. Questi ultimi in passato hanno operato una scissione dall’organizzazione criminale dei Licciardi. Ad essere condannato per quell’assassinio è stato Mario Bocchetti, il fratello di Gaetano (entrambi zii acquisiti di Avolio). Ma oggi anche i Grimaldi si sarebbero separati dai reggenti della Masseria Cardone, stringendo un accordo proprio con i vecchi rivali dei Bocchetti. Una tregua che potrebbe però essere giunta alla fine dopo che Avolio è stato ridotto in fin di vita.

A questo punto tra SecondiglianoScampiaSan Pietro a Patierno potrebbero scontrarsi due fronti, uno costituito dal sodalizio Vanella GrassiGrimaldi e l’altro dai Bocchetti, con in mezzo i Licciardi che fanno parte dell’Alleanza di Secondigliano insieme ai clan ContiniMallardo.

Mario Avolio, le parentele scomode e la faida per il traffico di droga
Da sinistra Gaetano Bocchetti, Gennaro Trambarulo e Francesco Avolio