Sono arrivati i primi responsi ai carotaggi effettuati dalle autorità. La Procura della Repubblica ha avviato un'indagine
Dopo i carotaggi e i primi esami che hanno confermato la presenza di scorie tossiche nel sottosuolo della Tav di Afragola, si è mobilitato anche il Parlamento che martedì invierà i membri della Commissione delle Ecomafie. Da questo lunedì sono iniziati i prelevamenti dei campioni del terreno dove sorge la spettacolare stazione progettata dall’Architetto iraniano Zaha Hadid. Ma è dallo scorso luglio che è stata denunciata la probabile presenza di sostanze tossiche sotto quella terra.
Il materiale già raccolto è al vaglio della Procura che ha già disposto tutti gli esami necessari. Molto probabilmente quei liquidi sono stati versati da anni, di conseguenza sarà importante risalire al periodo più o meno esatto in cui sarebbero iniziati i versamenti illeciti. Insomma, a pochi mesi dall’inaugurazione tra chiusure e sequestri già avvenuti, la nuova e modernissima stazione per l’alta velocità non riesce a prendere vita.
Le trivellazioni effettuate sono arrivate sino a 12 metri di profondità nel sotto suolo, fino a raggiungere le falde acquifere. Lo step successivo sarà quello di analizzare anche queste ultime in modo tale da sciogliere ogni dubbio sul loro stato di salute.
