Erano stati accusati di aver ucciso il boss del vesuviano Agostino Ascione
La Cassazione ha ribaltato i verdetti di primo grado e appello assolvendo i fratelli Andrea e Giuseppe Attanasio, rispettivamente 27 e 31 anni, da una condanna all’ergastolo inflitta ad entrambi per l’omicidio del boss Agostino Ascione. La decisione del giudice ha scatenato la gioia e la felicità dei presenti che hanno manifestato tutta la loro contentezza con urla, applausi e grida. Talmente forte è stato il boato che sono dovute intervenire le forze dell’ordine che avevano pensato fosse accaduto qualcosa di grave.
Come riportato da Il Roma, l’agguato mortale che ha causato la morte di Ascione è avvenuto nel 2009 e dopo l’esito di questa sentenza resta per gli inquirenti ancora un delitto irrisolto. Ad accusare i fratelli Attanasio i collaboratori di giustizia Morcavallo e Gallo le cui parole avrebbero trovato conferma grazie ad alcune intercettazioni utilizzate dagli investigatori. Una grande vittoria per gli avvocati difensori Antonio Abet, Leopoldo Perone, Salvatore Impradice e Mauro Valentino che sono riusciti a dimostrare l’estraneità dei propri clienti ai fatti.
Gli Attanasio sono personaggi di spessore della zona di San Giovanni, quartiere al centro di una faida tra il clan Mazzarella e i Rinaldi–Formicola. Andrea e Giuseppe sono legati al sodalizio guidato dagli eredi dei Zaza e la svolta per l’intera vicenda si è avuta quando ha deciso di pentirsi Giovanni Gallo, pregiudicato di San Giorgio che ha confessato agli inquirenti di essere stato lo specchiettista durante l’omicidio di Luigi Formicola.
