Si conclude con l’affermazione dell’autonomia del marchio la causa legale durata tre anni tra Giuseppe Russo, ideatore della pagina “Il mio viaggio a Napoli”, e Piero Armenti di “Il mio viaggio a New York”. L’influencer napoletano, la cui pagina vanta milioni di follower, ha commentato la sentenza del Tribunale di Napoli, sottolineando come la corte abbia riconosciuto la legittimità e l’indipendenza del suo progetto. L’attacco principale di Armenti, volto a far dichiarare nullo il marchio per presunto plagio o contraffazione, è stato completamente respinto, sancendo una vittoria significativa per l’identità del format napoletano.
Il Tribunale partenopeo ha anche rigettato integralmente le richieste di risarcimento danni avanzate dalla controparte. La corte ha stabilito che non è stata fornita alcuna prova credibile di un danno economico o un calo di sponsorizzazioni subito da Armenti, confermando che l’attività di Russo si è sviluppata in modo autonomo nello stesso settore. Il risultato, secondo Russo, dimostra che il cuore e l’identità del progetto “Il mio viaggio a Napoli” non hanno in alcun modo danneggiato la notorietà o il business del format statunitense.
Tuttavia, la sentenza non è stata totalmente favorevole. Il Tribunale ha infatti ravvisato un profilo di “concorrenza parassitaria” e “agganciamento alla notorietà altrui” in alcune specifiche modalità comunicative adottate dal profilo napoletano. Russo si è detto pronto a rispettare la condanna, che impone di modificare elementi stilistici marginali come uno specifico slogan di apertura o l’immagine di copertina. L’influencer ha rassicurato la sua community che l’adeguamento richiesto non toccherà la sostanza e l’identità del racconto: “Il mio viaggio a Napoli” procederà più forte e determinato a celebrare l’unicità della città.
