Si è conclusa con un lieto fine la vicenda della ragazzina scomparsa a Portici. La giovane è stata ritrovata poco fa dai Carabinieri, ponendo fine all’ansia e alla preoccupazione che avevano accompagnato le ricerche.
Le Forze dell’Ordine hanno confermato che la ragazzina sta bene e non ha subito danni. I dettagli e le circostanze del ritrovamento sono stati verificati dalle autorità.
La notizia segna un sospiro di sollievo per la famiglia e per l’intera comunità: il caso è stato ufficialmente chiuso.
Suamy Rispoli si era allontanata nel pomeriggio del 2 dicembre dalla casa famiglia alla quale era stata affidata. Dopo essere uscita da scuola, la ragazza non aveva fatto rientro nella struttura dove era ospitata da gennaio. Al momento della scomparsa, come riferito dalla madre e dalla denuncia presentata ai Carabinieri, la 16enne indossava una maglietta blu, jeans e un pellicciotto nero, e aveva con sé lo zaino della scuola, ma non soldi o documenti. Il suo telefono cellularerisultava spento dalle 14:30 del giorno della sparizione. La direttrice della struttura ha riferito ai militari che era la prima volta che la ragazza si comportava in questo modo. L’ipotesi principale investigativa era che Suamy potesse aver lasciato Portici.
La madre, Jole Masilici, a cui era stata sospesa la potestà genitoriale, aveva lanciato un accorato appello sui social, esprimendo grande preoccupazione e dicendo di aver appreso che la figlia avrebbe contattato un’amica il giorno dopo la scomparsa chiedendo di non essere cercata. L’affidamento di Suamy alla casa famiglia, avvenuto a gennaio, era stato disposto dal Tribunale dei Minori in seguito a problematiche familiari. Il provvedimento aveva portato alla sospensione della responsabilità genitoriale e alla nomina di un tutore legale. La 16enne aveva precedentemente denunciato violenze in ambito familiare (sebbene non riscontrate) ed era stata allontanata anche per evasione scolastica. Sia il padre che l’attuale compagno della madre risulterebbero inoltre avere precedenti penali.
L’avvocato della madre, Giovanni Micera, aveva espresso seria preoccupazione per la ragazza, descritta come affetta da qualche problema cognitivo che l’avrebbe resa facile preda di malintenzionati. Il legale aveva sottolineato che, nonostante le sue difficoltà, non era mai stato avviato un percorso psicologico per Suamy. Fortunatamente, dopo quattro giorni di indagini che hanno incluso la ricostruzione dei suoi spostamenti tramite le celle telefoniche, i Carabinierihanno ritrovato Suamy Rispoli. La ragazzina sta bene, e il caso è stato ufficialmente chiuso con un sospiro di sollievo per tutti.
