Piero Armenti, l’influente voce di “Il mio viaggio a New York” e punto di riferimento per i viaggiatori italiani diretti nella Grande Mela, è stato sospeso d’ufficio per un anno dall’Ordine dei Giornalisti. Il provvedimento, emesso dal Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, è arrivato a seguito dell’accertata incompatibilità tra la sua iscrizione professionale e le numerose attività pubblicitarie svolte. Armenti, laureato a Napoli e iscritto all’Ordine tra i professionisti dal 2006, vive e lavora negli Stati Uniti da diversi anni.
La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi, e il nome di Armenti risulta ora accompagnato dalla dicitura “sospensione d’ufficio” nell’elenco ufficiale. La contestazione principale riguarda la sua attività promozionale sui social network per due iniziative commerciali: la sua agenzia di viaggi negli USA, “Il mio viaggio a New York“, e il locale di recente apertura in Italia, “Bukies burger & cookies“. Tali sponsorizzazioni sono state ritenute in conflitto con le norme deontologiche della categoria.
Nello specifico, la condotta è stata valutata in violazione dell’articolo 22 del Codice deontologico dei giornalisti, approvato a fine 2024. Tale articolo vieta espressamente al giornalista di prestare il nome, la voce o l’immagine per iniziative pubblicitarie o per promuovere marchi e prodotti commerciali, ammettendo eccezioni solo per finalità sociali e umanitarie. Armenti, inoltre, potrebbe persino rischiare la cancellazione definitiva dagli elenchi, poiché il Consiglio di disciplina contesta il fatto che non svolgerebbe più l’attività di giornalista da anni.
