La vittoria di Roberto Fico alle regionali della Campania si è rivelata netta: sostenuto da un centrosinistra finalmente compatto, l’ex presidente della Camera ha superato il suo sfidante di centrodestra Edmondo Cirielli, confermando i pronostici che lo vedevano favorito. Nonostante le tensioni interne alla coalizione e le resistenze del governatore uscente Vincenzo De Luca, i partiti che lo appoggiavano hanno ottenuto risultati persino superiori a quelli del candidato, segno di una struttura politica solida ma non sempre allineata sul suo nome.
Fico, figura storica del Movimento 5 Stelle, è passato da attivista della prima ora a protagonista della scena istituzionale nazionale. Dopo una serie di tentativi elettorali inizialmente fallimentari, il suo ingresso in Parlamento nel 2013 lo ha portato a ruoli di crescente visibilità, dalla guida della Commissione di Vigilanza Rai alla presidenza della Camera dei deputati nel 2018. In quell’incarico si è distinto per uno stile sobrio e per un approccio volto a ridurre simbolicamente i privilegi della politica. Il suo percorso lo ha reso uno dei volti più riconoscibili del M5S, pur mantenendo un profilo spesso distante dalle posizioni più conflittuali del movimento.
Dopo la fine del governo Conte II, Fico aveva ricevuto un mandato esplorativo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, senza tuttavia riuscire a ricomporre la maggioranza. Rimasto fedele alla regola del limite dei mandati, non si era ricandidato alle politiche, scegliendo invece di dedicarsi alla costruzione di una presenza stabile nel territorio campano. La sua elezione alla guida della Regione sancisce ora una nuova fase della sua carriera, sostenuta anche dalla sua lunga compagna Yvonne De Rosa, con cui condivide radici e formazione napoletane.
