Gigi D’Alessio ha dato il via al suo attesissimo tour negli stadi con una vibrante prima data allo stadio Maradona di Napoli. La sua città natale ha accolto il cantante con l’entusiasmo di una grande festa, con ben 50 mila spettatori accorsi il 2 giugno. Stessa affluenza è prevista per la seconda serata partenopea. Il pubblico ha potuto godere di uno spettacolo di circa due ore e mezza, durante il quale D’Alessio ha proposto una scaletta ricchissima di 60 brani, inclusi medley, esibendosi sia da solo che affiancato da numerosi ospiti. Sul palco si sono alternati artisti come Alessandra Amoroso, Elena D’Amario, Geolier, Clementino, LDA e il collettivo “Buongiorno” composto da Vale Lambo, MV Killa, Franco Ricciardi, Lele Blade ed Enzo Dong.
L’inizio del tour in questo momento speciale per la città ha un significato particolare per D’Alessio. Il cantante ha infatti dichiarato ai giornalisti quanto sia “fantastico” aprire la tournée al Maradona subito dopo la vittoria dello scudetto del Napoli. Ha sottolineato come questa coincidenza fortuita, dato che i concerti erano stati programmati quasi un anno fa, rappresenti un ideale prolungamento dei festeggiamenti per il titolo. D’Alessio stesso aveva partecipato attivamente alla gioia dei tifosi lo scorso 23 maggio, cantando proprio nello stesso stadio per celebrare il quarto scudetto della sua squadra del cuore, arrivato dopo la vittoria per 2-0 contro il Cagliari.
D’Alessio ha descritto il suo concerto come un grande “karaoke”, un’esperienza che si ripete puntualmente durante le sue esibizioni dal vivo. Il cantante sa bene che il suo pubblico conosce a memoria ogni sua canzone, tanto da poter continuare a cantare anche in sua assenza. Proprio per questo, non manca mai di esprimere la sua gratitudine ai suoi fan, sottolineando con orgoglio come oltre 100mila persone abbiano acquistato il biglietto non per “sentire” un concerto, ma per “fare” il concerto insieme a lui. Questa partecipazione attiva del pubblico rappresenta per D’Alessio la sua più grande soddisfazione, arrivando a scherzare sul fatto che potrebbe sedersi ad ascoltarli cantare, senza che loro abbiano bisogno di alcun supporto.
