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Marta, morta a Ischia dopo una lunga agonia. Il compagno: “Dormi là…”, anni di terrore e offerse “Ucraini di m..”

Marta Maria Ohryzko, 32 anni, è morta dopo lunghe ore di agonia dopo essere caduta in una scarpata a Ischia nel comune di Barano. Aveva chiesto aiuto al compagno, che viveva lì vicino in una roulotte. Si sono scritti su Whatsapp, come riporta Repubblica, e lei gli ha implorato di salvarla.

La ragazza però è morta, trovata cadavere domenica mattina in via Terone, a Barano. Poteva essere salvata lei però aveva scelto di contattare solo lui, che dopo aver litigato si era dato all’ubriachezza. Lui ora è in stato di fermo – in attesa di convalida del giudice, su disposizione del pm Alfredo Gagliardi – con l’accusa di maltrattamenti.

Dall’interrogatorio è emerso anche che nella notte Emiliano avesse provato a cercare Marta Maria, trovandola tra la vegetazione viva e invitandola a dormire lì. Dai primi esami sono state evidenziate lesioni non da caduta. La donna di era recata in ospedale per percosse già due volte nei raptus di gelosia e follia il compagno la insultava anche per per essere ucraina.

Lei faceva ricorso alle cure del centro di salute mentale di Ischia. Dopo l’ennesimo litigio sabato Marta aveva fatto le valigie per andare via, ma in quella stradina è caduta e non ha trovato l’aiuto del compagno morendo tragicamente.