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Vida trovata morta in auto a Napoli, l’Iran rifiuta la salma: “Era di facili costumi”

Una tragedia che diventa ancora più drammatica alla luce di quanto sta accadendo. Vida Shahvalad, la giovane studentessa iraniana rimasta uccisa con il fidanzato, Vincenzo Nocerino, dai gas di scarico dell’auto nella periferia nord di Napoli, è purtroppo finita anche al centro di una polemica politica.

La ragazza infatti si era appartata con il fidanzato in un box privato a Secondigliano. I due avevano acceso il veicolo per scaldarsi, ma sono stati trovati senza vita al mattino seguente, uccisi dal monossido di carbonio. “Restituiamo l’onore a Vida e aiutiamo la famiglia a riportare la salma in Iran, ha diritto ad essere seppellita”. È l’appello disperato di un amico di Vida Shahvalad. I tf iraniani hanno definito la ragazza “di facili costumi”. I genitori vogliono infatti dare degna sepoltura alla figlia, ma non riescono ad ottenere il trasferimento della salma in patria a causa dello stop imposto dalla polizia morale iraniana.

Anche Alfredo Nocerino, padre di Vincenzo, nonostante l’immenso dolore del momento, ha appoggiato questa battaglia ingaggiata da Ahmad, amico di Vida. “Io non voglio parlare di mio figlio che era tutto per me – ha detto Alfredo Nocerino alla radio a La Radiazza da Gianni Simioli – Lo faccio per la famiglia della sua fidanzata, che sta male. Vida Shahvalad era una studentessa arrivata dall’Iran per frequentare l’università. Restituiamole l’onore”.

“Vida frequentava casa mia, era una brava ragazza. Una figlia per me. Erano solo andati ad una festa con degli amici” ha aggiunto.