Confermata in appello la condanna all’ergastolo ad Elpidio D’Ambra, l’uomo che ha ucciso lo scorso 1 febbraio 20222 Rosa Alfieri, 23 anni. La giovane era stata attirata con una scusa nella sua casa a Grumo Nevano, in provincia di Napoli, quando il ragazzo ha provato a violentarla. Alla reazione di lei però l’ha uccisa strangolandola per poi fuggire ed essere ritrovato dopo qualche ora.
Il corpo della vittima è stato ritrovato dal papà: era seminuda e con uno straccio in bocca e un segno attorno al collo. Il quadro accusatorio è stato confermato ieri dalla sentenza della corte d’assise d’appello di Napoli, quarta sezione, presidente Loredana Acierno, giudice a latere Vincenzo Alabiso. Elpidio D’Ambra, reo confesso, ha chiesto di nuovo perdono alla famiglia di Rosa Alfieri, rilasciando dichiarazioni spontanee in aula, come riporta Today. “Non stavo bene, ero sotto l’effetto del crack e della cocaina. Chiedo scusa. Dopo l’omicidio sono scappato perché nel condominio dove abitavo c’erano anche tanti familiari della povera Rosa e temevo che mi uccidessero”, ha detto.
“Ero in preda all’ansia, ho bevuto due cocktail e poi ho comprato un gratta e vinci per fare soldi da usare per scappare. Mi sono cambiato d’abito perché avevo addosso i vestiti sporchi da lavoro, faccio l’imbianchino – ha detto ancora l’imputato ieri in aula, ripercorrendo le tappe della sua fuga da Grumo Nevano a Napoli -. I graffi sul viso me li sono fatti lavorando, non è stata Rosa. Mi sono sentito male e per questo sono andato in ospedale. Non volevo violentarla”.
Durissima la reazione della mamma dell’omicida: “Non è più mio figlio. Ne facciano quello che vogliono, io sono pronta anche a testimoniare contro di lui. Ha distrutto due famiglie. Sono vicina al dolore dei genitori della ragazza”,
