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Assurdo a Pozzuoli, non vedente “sporca il bagno” e il titolare gli fa pagare 5 euro in più

E’ assurdo quello che è avvenuto in un bar di Pozzuoli. Un non vedente ha denunciato un episodio vergognoso, ha dovuto pagare 5 euro per andare in bagno in un bar.

La denuncia, riportata da Francesco Emilio Borrelli, racconta di un uomo non vedente che dopo aver chiesto di andare in bagno ha ricevuto un trattamento speciale. Con lui era presente il cugino che si è reso conto del fatto, guardando lo scontrino.

Queste le parole dell’uomo: “

Sabato mattina mi sono recato a Pozzuoli insieme a un parente – racconta il protagonista della disavventura -, per imbarcarmi su un traghetto. Dovendo attendere la partenza della prima nave utile abbiamo deciso di andare in uno dei bar proprio vicini agli imbarchi per utilizzare anche il bagno”.

Poi: “Subito il titolare dell’esercizio commerciale ha detto che il bagno non era funzionante ma poi, dopo le nostre insistenze, mi ha consentito di poterlo utilizzare. L’amara sorpresa è arrivata mentre stavamo uscendo dal locale quando ci hanno presentato il conto maggiorato di 5 euro come cauzione perché, secondo il titolare, avrei sporcato il bagno”.

Alla fine tanta amarezza: “E’ stata un’esperienza mortificante che mi ha fatto star male. E’ la prima volta che mi capita una cosa del genere e mi auguro che questo signore rifletta bene sul suo comportamento prima di mortificare nuovamente altre persone”.

La denuncia di Borrelli e Simioli

“Si tratta di un episodio assolutamente vergognoso – hanno commentato Borrelli e Simioli – se ha dignità il titolare di questo bar di Pozzuoli si palesi, chieda scusa e restituisca simbolicamente i 5 euro. E’ inqualificabile il comportamento tenuto da questo gestore di un esercizio pubblico che, evidentemente, ritiene di poter mortificare i clienti impunemente approfittando anche di una loro condizione di necessità come quella di poter usufruire del bagno.

Non è questa l’accoglienza e l’ospitalità che caratterizza la nostra provincia. Episodi simili macchiano l’immagine di tanti gestori di locali pubblici che, al contrario, accolgono i loro clienti col sorriso e la disponibilità. Specie se questi ultimi hanno esigenze speciali”.