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L’ Ascensore Piazzale Echia, grida vendetta. Doveva essere pronto agosto del 2021…invece aumma, aumma, l’ecomostro è vivo e vegeto ma non funziona

Di Kamalei von Meister

Leggete gente cosa scriveva la stampa locale nel luglio del 2021: Ultime fasi dei cantieri per realizzare l’ascensore di Monte Echia che collegherà via Chiatamone a PizzofalconeMa non mancano le polemiche. La parlamentare di Leu, Rina De Lorenzo, ha rivolto un’interrogazione al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini sui lavori. “Il progetto dell’ascensore di Pizzofalcone a Napoli – scrive – è giunto alla realizzazione, dopo oltre 10 anni dal suo avvio, della cabina di smonto.

Si tratta di un parallelepipedo di cemento armato costruito su un promontorio che è simbolo della più antica fondazione di Partenope, che dista solo pochi metri dai ruderi di quella che viene indicata dagli storici come la villa di Licinio Lucullo. È un ecomostro”. Poi il soito rimbalzo di responsabilità…il magna magna piu’ bieco continua a proliferare. Ma la sovrintendenza dov’era quando sono partiti i lavori nel 2005? Dopo l’autorizzazione
della Direzione generale archeologia, delle Belle arti e Paesaggio e della competente soprintendenza territoriale, per “l’iter autorizzativo del progetto di “sistemazione e riqualificazione del belvedere di Monte Echia e di realizzazione dell’impianto elevatore tra Santa Lucia e Monte Echia.

Stiamo parlando del cuore della Neapolis greca, lo scrigno piu’ antico della città, da cui si spalanca un panorama mozzafiato, Castel dell’Ovo ai nostri piedi. Sono andato ieri all’ Archivio di Stato in via Egiziaca a Pizzofalcone per performance teatrale su terrazza e to’ l’obbrobrio me lo trovo li’, visto dall’alto è ancora più brutto. Neanche i graffiti sono riusciti a nascondere la sua bruttezza. E in piu’ ancora non è funzionante. Che vulimme fa’, aggiungerlo alla lista delle opere incompiute, mangia/soldi/pubblici. E perchè De Luca, visto che la sede della Regione è li’ a due passi, tace?