Voce di Napoli | Navigazione

Il Certamen Nazionale di Matematica “Renato Caccioppoli” al liceo Mercalli

Si è svolta oggi, al Liceo Scientifico “Giuseppe Mercalli” di Napoli, in una splendida cornice di entusiasmante partecipazione: la X edizione del Certamen Nazionale di Matematica “Renato Caccioppoli”. Ai vincitori del X Certamen, Mario Mazzarino (LS Mancini di Avellino), Marco Basile (LS Mancini di Avellino e Fabrizio Godono (LS Nobel di Torre del Greco (NA)), vanno le congratulazioni di tutta la comunità scolastica del Mercalli, che ringrazia per la partecipazione.

Il direttore generale dell’Ufficio Scolastico della regione Campania dott. Ettore Acerra, l’assessore regionale all’ istruzione dott.ssa Lucia Fortini, l’assessore all’istruzione del Comune di Napoli, dott.ssa Maura Striano, il direttore del dipartimento di Matematica “Renato Caccioppoli” dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, prof.ssa Cristina Trombetti, il prof. Aniello Buonocore, docente universitario di Probabilità e Statistica Matematica, il preside prof. Luigi Romano, ideatore della prima edizione del Certamen, gli istituti partecipanti (Tassoni di Modena, Luois Pasteur di Roma, Alberti , Bernini-De Sanctis, Cuoco-Campanella, Calamandrei, Vico, Labriola, Sbordone di Napoli, Montalcini di Quarto (NA), Mancini di Avellino, Salvemini di Sorrento (NA), Brunelleschi di Afragola (NA), Urbani di San Giorgio a Cremano (NA), Don Milani di Gragnano (NA), Nobel di Torre del Greco (NA), Cartesio di Giugliano (NA), Severi di Castellammare di Stabia (NA)) e il d.s., i docenti e gli studenti dell’istituto Vittorio Veneto di Napoli per l’eccellente servizio Food Expo.

La prima volta che risolsi un vero problema fu un attimo che ricorderò e avrò caro per sempre. Fu una sensazione incredibile di ebrezza: per la prima volta possedevo qualcosa che non aveva nessun altro al mondo. Potevo dire qualcosa di nuovo sull’Universo. È vero: non era una nuova cura per il cancro, ma aveva comunque un valore, e nessuno me l’avrebbe mai potuto togliere. Era la prima volta che mi succedeva, e come per il primo bacio, era una cosa molto speciale. Non ho potuto più smettere”, Edward Frenkel.