Un episodio vergognoso è avvenuto lo scorso sabato, 29 ottobre, allo zoo di Napoli. Una bella giornata tra mamma e figlio che si trasforma in un bruttissimo episodio. Secondo il racconto di una nostra lettrice, che ha scritto una lettera di protesta inviandola alla redazione, il comportamento di un dipendente della struttura avrebbe rovinato la giornata sia a lei che al suo bambino. I fatti sarebbero andati in questo modo. Dopo l’attesa di questo giorno allo zoo per vedere gli animali e l’ambientazione tema Halloween, fatti spiacevoli si sono verificati.
Il racconto della mamma
“Eravamo allo zoo, vicino alla gabbia degli scimpanzé, quando a un tratto per far vedere meglio gli animali a mio figlio piccolo di due anni ho deciso di battere un colpetto sul vetro per richiamare l’attenzione della scimmia”. A questo punto la signora ammette di aver fatto un errore. Accanto al vetro è affisso un cartello con su scritto “Non battere il vetro” e confessa di non aver letto quel cartello perché presa dal voler far vedere bene l’animale al bambino. Poco prima, come racconta la donna, lo scimpanzè dormiva per cui il piccolo era contento nel vederlo adesso sveglio e finalmente pronto a giocare. Il comportamento dell’addetto allo zoo, che ha voluto riprendere la visitatrice nel peggiore dei modi, però ha rovinato tutto trasformando la giornata piacevole in spiacevole.
“Il ragazzo, dipendente dello zoo, si è avvicinato a me con fare arrogante e ha affermato ‘Non vi permettete di bussare, sta scritto là, anche le scimmie sanno leggere, perfino l’Homo Sapiens”. A quel punto la signora avrebbe perso la pazienza domandando prima scusa per non aver letto il cartello e poi dicendo al dipendente che avrebbe anche potuto dirlo in maniera più gentile visto che era con un bambino. Cosa è accaduto dopo? Il ragazzo, vestito da Halloween, ha continuato su quella riga antipatica dicendo che voleva essere antipatico e basta. Insomma davvero un prepotente arrogante, una brutta esperienza che ha rovinato davvero la giornata alla mamma, sentendosi denigrata per nulla, e al suo piccolo che ha dovuto assistere alla sfuriata.

