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Sant’Antonio Abate, guerriglia tra tifosi durante la partita: invasione di campo, rissa con spranghe e sassi contro i calciatori

Rissa con pietre e spranghe. Invasione di campo, tifosi e un carabiniere feriti. Altro che partita di calcio. A Sant’Antonio Abate è stata una vera e propria guerriglia urbana. Coinvolti gli ultra della squadra di casa e quelli dell’Ercolanese. La sfida era valida per coppa Italia del campionato Eccellenza.

È vergognoso quanto accaduto questo pomeriggio sul campo del Sant’Antonio Abate, dove a causa di tafferugli tra pseudo-tifosi è stata sospesa la gara di #calcio tra i padroni di casa e lo sporting ercolanese. Gli episodi di oggi rappresentano quanto di più lontano ci possa essere dai valori sani dello sport e del tifo.

Chi si è reso protagonista di un atto così ignobile non merita nessuna scusanti“, queste le parole del sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto, scritte e pubblicate in un post su Facebook, al quale è stato allegato anche il video.

Di seguito la nota del Sant’Antonio Abate: “Una volta entrati i ‘tifosi’ ospiti hanno cercato di accedere all’interno del terreno di gioco per provare a raggiungere la tifoseria locale, senza riuscirci lo stesso gesto è stato ripetuto alla fine della prima frazione di gioco, questa volta riuscendo ad accedere al rettangolo di gioco forzando le barriere ed a raggiungere la tribuna dei tifosi del Sant’Antonio.

Nonostante l’Ercolanese stesse vincendo, ciò ha confermato che l’intenzione dei “tifosi” ospiti fosse premeditata. Siamo consapevoli che noi, Sporting Club Ercolanese ed il Comune di Sant’Antonio Abate siamo parte lesa di quanto accaduto. Infine la società sta valutando l’ipotesi di ritirare la squadra dal campionato se questi sono i valori che rappresentano questa categoria“.

Questo il comunicato dell’Ercolanese: “Prendiamo le distanze dalle orrende scene di violenza viste allo stadio Varone di Sant’Antonio Abate. Tutte le azioni o le parole violente che ledono la libertà e la sicurezza di qualsiasi individuo, sono respinte nella maniera più assoluta dalla scrivente società. Il nostro bus è stato danneggiato, i calciatori e lo staff sono stati costretti a tornare a casa con altri mezzi.

Oggi ci sono stati danni morali ed economici che non fanno bene al calcio. La gestione della sicurezza non è stata per nulla adeguata. I tifosi in casa, oltre alla distruzione del pullman, hanno lanciato diversi oggetti verso il settore dei tifosi ospiti. Infine la società esprimere solidarietà nei confronti del Sant’Antonio Abate 1971, anch’essa parte lesa“.