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Morte di Maradona, il dottor Luque falsificò la firma di Diego: “Prove di emulazione”

Ancora dubbi sulla morte di Diego Armando Maradona. Il neurochirurgo Leopoldo Luque, medico del “Pibe de oro” potrebbe aver falsificato la firma di Diego per avere accesso alla storia clinica del campione mentre era ricoverato all’interno della struttura Olivos.

“La conclusione degli esperti calligrafici dice che le firme non sono state fatte da Maradona, ma sono state falsificate”, hanno riferito all’agenzia Efe fonti interne all’inchiesta sulla morte del campione argentino. L’inchiesta è stata avviata per capire se c’è stata una qualche negligenza nelle cure mediche nei confronti di Maradona.

Nella casa di Luque, Durante il corso della perquisizione avvenuta lo scorso novembre, sono stati ritrovati tre documenti che contengono prove di emulazione della firma di Maradona. “In un documento è presente una sola firma, quella che si suppone sia stata scelta per essere usata come modello, mentre nell’altro, che contiene lo stesso contenuto, presenta 10 o 12 ‘prove’ di emulazione della firma”, spiegano le fonti. Nel terzo foglio c’è invece una firma originale di Maradona, probabilmente scannerizzata da qualche documento originale, accompagnata anch’essa da alcune prove.

Per il momento, secondo le fonti interpellate dall’agenzia, non ci sono imputati nelle indagini sulla morte di Maradona.