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Neonato con malformazione cranica lotta con la burocrazia per ottenere cappello correttivo: la denuncia del papà

Bimbo nato con una malformazione cranica lotta con la burocrazia per ottenere un cappello correttivo. La triste storia arriva da Pomigliano, in provincia di Napoli. Antonio, papà del piccolo Christian, esasperato si è rivolto al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, nel tentativo di velocizzare le pratiche per la consegna dell’apparecchio correttivo. Il consigliere ha presentato una interrogazione sulla vicenda per capire cosa impedisca alla Asl l’erogazione del servizio.

Neonato con malformazione cranica lotta con la burocrazia per ottenere cappello correttivo: la denuncia del papà

Secondo il racconto del signor Antonio, un dipendente dell’ Asl Na3 gli avrebbe risposto: “Hai coinvolto Borrelli e allora il cappellino correttivo per tuo figlio non te lo diamo”. Queste le parole che, secondo il papà Antonio avrebbe ascoltato da un dipendente della Asl Na3. Borrelli: “parole che se confermate sarebbero inaccettabili. Basta perdere tempo, il piccolo deve avere l’apparecchio correttivo.”

Mio figlio alla nascita presentava una macchiolina rossa dietro alla nuca. Mia moglie, che soffre di epilessia, ebbe uno svenimento durante la gestazione. Portai il piccolo da un neurologo di Pomigliano D’Arco che mi disse che il problema si sarebbe risolto da solo ma per precauzione volli ascoltare un secondo parere e quindi andai al Santobono di Napoli, lì una dottoressa mi disse che bisognava intervenire con urgenza applicando a mio figlio, che già presentava i primi segni della deformazione, un cappellino correttivo. Così in pochissimo tempo ho preparato tutta la documentazione necessaria da consegnare all’Asl Napoli 3, distretto di Pomigliano, per richiedere l’apparecchio correttivo ma li è iniziato un vero e proprio calvario.
Nonostante la necessità d’intervenire con urgenza non hanno fatto altro che rimpallare le responsabilità ed essere poco chiari, mi è stato detto che non ci sarebbero fondi per acquistare questo tipo di ortesi, poi che non riuscivano a capire da che capitolo di bilancio attingere i fondi. Così ho chiesto l’intervento del Consigliere Borrelli ma quando mi sono recato all’ASL l’ultima volta mi è stato risposto: ’visto che hai coinvolto Borrelli, il cappellino non te lo diamo’. Sono rimasto sconvolto e senza parole.”– è stato lo sfogo del sig. Antonio in diretta su radio Marte durante la Radiazza condotta da Gianni Simioli.

Il Consigliere Borrelli, ha pubblicato la storia del piccolo Christian sul suo profilo Facebook, denunciando l’accaduto: “Questa storia è allucinante, abbiamo avviato un’interrogazione per l’Asl Napoli 3 per verificare la vicenda. Se davvero un dipendente della Asl Napoli 3 ha poi pronunciato quelle parole al padre di Christian allora bisogna prendere provvedimenti drastici. Chi lavora nel pubblico è tenuto a erogare servizi indipendentemente dalle proprie simpatie politiche o personali e certamente non può fare dispetti sulla pelle di un bambino. Noi, in data 30 novembre, abbiamo inviato un’interrogazione al Governatore De luca per conoscere i motivi dei ritardi nell’acquisto dell’ortesi, indispensabile al bambino, e quali uffici sarebbero stati inadempienti. Christian deve avere al più presto quel cappello correttivo per non avere una deformazione perenne. Non ci fermeremo davanti alla burocrazia”.

 

Neonato con malformazione cranica lotta con la burocrazia per ottenere cappello correttivo: la denuncia del papà