Un accorato appello è stato inviato, come ha riportato Il Mattino, dalla piccola Martina a Sergio Mattarella. La bambina ha chiesto personalmente di fermare l’abbattimento della casa in cui vive con i genitori in via Beccali, nel comune di Quarto: “Le chiedo di aiutarci, di proteggerci perché Lei è il Presidente di tutta l’Italia”.
Quarto, palazzina da abbattere. Bimba scrive una lettera a Mattarella: “Aiutaci tu”
Per Martina la notizia ha scaturito tanta tristezza e sconforto. La piccola, munita di carta e penna ha confessato al Presidente di avere tanta paura. Si legge dal sopracitato giornale: “Mia madre mi dice che devo continuare a studiare e stare tranquilla, ma io proprio non ci riesco a non pensare che potrei non avere più una casa dove stare con la mia famiglia, insieme, soprattutto adesso che fuori c’è il Covid. Dove andremo? Dove trascorreremo il Natale? Dovremo stare ospiti a casa di amici o parenti? Tutto questo è molto triste anche se cerco di farmi forza per aiutare i miei genitori che ora stanno tanto soffrendo ed io devo fare qualcosa per loro perché ho bisogno che ritornino a sorridere con me e mio fratello come hanno sempre fatto. Sono giorni bruttissimi, ho paura Presidente Mattarella, paura di non poter stare più con i miei genitori, paura che arrestino mio padre perché fuori casa ci sono tanti carabinieri, paura che non potremo mai più avere una casa perché non abbiamo tanti soldi. La prego perciò di venire ad aiutarci, di convincere chi ha preso questa decisione a cambiare idea e che se pure dobbiamo avere una punizione ma che ci lascino la nostra unica casa. Spero che leggerà questa lettera e che deciderà di aiutarci”.
L’ordine di sgombero della palazzina
L’ordine di sgombero e abbattimento della palazzina di via Beccali è arrivato nei giorni scorsi al termine di un’intricata vicenda giudiziaria che ha avuto inizio nel 1994. Il sindaco del paese, Antonio Sabino, ha però dichiarato: “Abbiamo manifestato al prefetto di Napoli la non opportunità a procedere, a maggior ragione in questa fase così delicata di emergenza sanitaria, oltre che sociale ed economica. Provvedimenti come questo, hanno la necessità di essere sospesi. Noi continueremo a stare vicino alle famiglie“. Così, venerdì scorso dalla Procura è arrivato l’ok allo stop momentaneo delle operazioni, il tempo necessario per consentire al comune di Quarto di individuare e mettere a disposizione gli alloggi per le quattro famiglie.
La storia
La palazzina in via Beccali è stata innalzata negli anni Novanta. La famiglia Fabozzi ha speso 100 milioni di vecchie lire per il condono del 1994. Tre anni fa l’inizio dell’incubo: la notifica di un ordine di demolizione. A schierarsi dalla parte della famiglia Fabozzi c’è anche don Gennaro Guardascione, parroco della chiesa Gesù Divin Maestro di Quarto, che nel giorno 11 novembre 2020 ha organizzato un momento di preghiera davanti alla palazzina di via Beccali. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere comunale Rosa Capuozzo che ha dichiarato: “Una sentenza a dir poco vergognosa sta mettendo in mezzo alla strada quattro oneste famiglie di Quarto abbattendo la palazzina in cui vivono. Famiglie che per 22 anni hanno seguito tutte le pratiche necessarie, speso centinaia di milioni di vecchie lire per mettersi in regola, versato imposte al Comune che aveva dato tutti i permessi, oggi vedono rigettati in modo anomalo tutti i loro ricorsi”.

