Voce di Napoli | Navigazione

Arriva la nuova stretta del Governo: dal 9 novembre ipotesi lockdown morbido

Non c’è più dubbio, l’Italia si sta avvicinando a un lockdown morbido, seguendo di fatto Francia e Germania. Nell’ultima riunione di maggioranza, come riporta il Messaggero, sarebbe stata fissata a 35 mila contagi al giorno la soglia oltre la quale scatterebbe l’allarme. Servirebbero a quel punto misure più drastiche che tengano lontana la soglia dei 2.500 ricoveri in terapia intensiva, oggi sono a circa 1.500.

Secondo il presidente del consiglio Giuseppe Conte non c’è un piano per un lockdown “imminente”. Ieri il bollettino della Protezione Civile riportava quasi 25mila nuovi casi e 205 morti, mentre gli attualmente positivi sono 276mila (un record mai raggiunto durante la prima ondata dell’epidemia). Ci sono poi otto regioni con più di mille nuovi contagi da coronavirus registrati nelle ultime ventiquattro ore: oltre alla Lombardia capofila con 7mila, seguono Campania con 2761 casi, Piemonte con 2458, Lazio 1993, Toscana 1823, Veneto 1526, Emilia-Romagna 1413 e Liguria 1127. Da qui l’obbligo di restare a casa, se non per esigenze di lavoro, di salute e per portare i bimbi al nido o alle elementari: soluzione indispensabile per permettere ai genitori lo smart working. Una stretta che, se fosse per il ministro della Salute Roberto Speranza e per Dario Franceschini, esponenti dell’ala rigorista del governo, dovrebbe essere introdotta ben prima del 9 novembre.

Anche La Stampa scrive oggi che la data del lockdown morbido è il 6 novembre, ogni venerdì c’è il rapporto dell’Iss, che dà il quadro della situazione. E il sabato potrebbe uscire un nuovo Dpcm con effetto dal 9 novembre: “In quel caso – aggiunge il giornale – c’è chi vede pure la prospettiva di un governo di salute pubblica farsi largo, dopo l’appello di Zingaretti a coinvolgere le opposizioni e il guanto raccolto da Silvio Berlusconi”.

Il Messaggero scrive in un articolo a firma di Alberto Gentili, che se la curva dei contagi non dovesse stabilizzarsi il piano per il lockdown dovrebbe scattare da lunedì 9 novembre e durare fino a metà dicembre per salvare almeno il Natale. Di più: secondo il quotidiano non è nemmeno escluso che i piani dell’esecutivo vengano anticipati in caso di peggioramento repetino della situazione. Il piano sarebbe, sulla scia di quello della Francia, e dovrebbe prevedere:

aziende, fabbriche e uffici aperti;

negozi chisui tranne gli alimentari;

l’uscita solo per andare al lavoro, portare i figli a scuola, fare la spesa o per ragioni mediche

lo stop ai confini comunali e regionali con lockdown territoriali nelle città più colpite

Le prime candidate alla linea dura sono Milano e Napoli. E la soglia entro la quale il governo dovrebbe intervenire sarebbe quella dei 35-40mila contagi al giorno, in quello che viene definito “Scenario 4”.