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A Napoli si balla e canta, guerriglia a Milano e Torino: bombe, molotov e saccheggi

Un momento per stemperare gli animi durante la manifestazione a NAPOLI contro le restrizioni imposte dal governo per limitare il contagio da coronavirus. Una coppia di ragazzi ha danzato, in un passo a due, davanti al cordone delle forze dell’ordine che impedivano l’accesso al lungomare ai manifestanti. “Volevamo mandare un messaggio di gioia – spiegano alla Dire – e ricordare che NAPOLI non e’ soltanto violenza e camorra. Avevamo due scuole di danza – raccontano – abbiamo speso tutti i nostri soldi per metterci in regola con i protocolli, ma questo non e’ bastato – concludono – , abbiamo dovuto chiudere, siamo rovinati”.

A Napoli

Gesto distensivo da parte di alcuni partecipanti alla manifestazione in corso a NAPOLI e le forze dell’ordine. Una delegazione di lavoratori dell’animazione e dello spettacolo si è avvicinata ai poliziotti in assetto antisommossa schierati sotto Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, applaudendo le forze dell’ordine. Una manifestante ha anche dato un PALLONCINO colorato a un poliziotto, che lo ha preso sorridendo. Parte del corteo che ha raggiunto via Santa Lucia ha cantato alcune canzoni di Pino Daniele tra cui “Je so pazzo” e “Napule è”.

A Milano

Oltre un centinaio di persone sta manifestando, contro le misure di contenimento anti-covid, questa sera a Milano, lungo corso Buenos Aires la piu’ importante strada commerciale della citta’, facendo esplodere grossi petardi e molotov. Il gruppo ha occupato la via con un corteo improvvisato e non autorizzato e sta procedendo verso il centro. In particolare, lungo il percorso sono state lanciate due bottiglie incendiarie. Dal corteo, in diversi hanno urlato insulti e slogan contro il premier Giuseppe Conte.

Dehors danneggiati, le transenne usate per il Giro d’Italia di ciclismo lanciate nella scale della metropolitana, cassonetti rovesciati: si presenta cosi’, a Milano, corso Buenos Aires a pochi minuti dall’inizio di un corteo non autorizzato per protestare contro le misure anti-covid. Una molotov e’ stata lanciata verso un’auto della polizia locale che fortunatamente non e’ stata centrata.

Un fitto lancio di pietre, bottiglie e grossi petardi e’ stato attuato questa sera, dalle persone che stanno prendendo parte a una manifestazione contro le disposizioni anti-covid a Milano, verso la sede della Regione Lombardia in via Melchiorre Gioia. I manifestanti, alcuni anche con catene nelle mani, si sono spostati prima da Corso Buenos Aires al Pirelli, in via Fabio Filzi, e poi davanti alla sede della Regione.

Le forze dell’ordine hanno lanciato i lacrimogeni contro i manifestanti che stavano a loro volta lanciando pietre e bottiglie davanti alla sede della Regione Lombardia, in via Melchiorre Gioia, a Milano. L’obbiettivo e’ quello di disperdere i partecipanti di un corteo non autorizzato e violento partito da corso Buenos Aires, la via piu’ commerciale della citta’, per protestare contro le misure anti-covid. Al momento pero’ i presenti stanno proseguendo con forza la loro protesta.

A Torino

Due grossi petardi sono stati scagliati contro il cordone della polizia davanti a Palazzo Madama, nella centrale Piazza Castello di Torino dove alcune centinaia di manifestanti protestano contro le ultime disposizioni anti Covid. La polizia ha risposto con una azione di alleggerimento che ha disperso la folla.

Sono al momento cinque i manifestanti fermati a Torino per le violente proteste di questa sera. La loro posizione e’ al vaglio della Questura, secondo cui si tratta di appartenenti al mondo ultra’.

Vetrine infrante nella centralissima via Roma, a Torino, dove prosegue la protesta violenta contro le ultime disposizioni in materia di Coronavirus. I manifestanti hanno sfogato la loro furia contro i cestini dell’immondizia, tutti a terra, e le vetrine di alcuni negozi della via dello shopping. Danni anche alle transenne di un cantiere edile, che sono state buttate a terra.

In via Roma e in Piazza San Carlo, a Torino, si sono viste scene di ‘guerriglia urbana’ fra gruppi di manifestanti e le forze dell’ordine. Sono stati lanciati lacrimogeni per replicare al lancio di bombe carta, sassi e bottiglie. I dimostranti hanno divelto le recinzioni di un cantiere, rovesciato i cassonetti dell’immondizia e danneggiato le vetrine di alcuni negozi.

Due negozi della centralissima via Roma, a Torino, sono stati devastati da gruppi di manifestanti nel corso degli episodi di guerriglia con le forze dell’ordine avvenuti questa sera dopo il raduno di protesta contro le disposizioni anti Covid. In un caso, un gruppo, dopo aver sfondato la vetrata d’ingresso, si e’ introdotto all’interno e si e’ dato al saccheggio. Sale, intanto, il bilancio dei fermati: sono dieci secondo la Questura.

A Napoli si balla e canta, guerriglia a Milano e Torino: bombe, molotov e saccheggi