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A Napoli cani abbandonati per paura del Covid: quest’anno numeri da record

L’estate 2020 ha visto raddoppiarsi i numeri di cani abbandonati. A Napoli e nelle sue provincie, i casi sono numerosissimi rispetto agli scorsi anni, circa il 70% in più.

Boom di adozioni durante il lockdown

“Abbiamo visto aree cittadine affollate di animali abbandonati” spiega a Il Mattino, Melina Vitale che, 20 anni fa, ha fondato l’onlus “La Fenice Adla”, un rifugio per cani a Ponticelli. “All’inizio del lockdown, c’è stata una vera e propria corsa all’adozione e, addirittura, ci hanno chiesto di affittare i cani come se fossero giochi per i bambini chiusi in casa”, continua Melina.

“Gli abbandoni sono ripresi subito dopo il lockdown, ci hanno lasciato due cucciolate all’ingresso. Potremmo raccontare storie come quella di Toppy, la cagnolina abbandonata perché aveva una zampa deforme, o di Egidio, un misto pit-bull buttato in una discarica”, ha aggiunto la volontaria.

Si teme che gli animali possano favorire i contagi

“La gente mostrava chiaramente la paura che gli animali potessero mischiare il virus, cosa non vera, così si sono verificati abbandoni di cani padronali che vivevano in famiglia da tanti anni. E lo stesso è accaduto con i gatti”.

Tante le associazioni in difficoltà, come “Diamo una Zampa” onlus.  Luigi Cerciello, 27enne, di Somma Vesuviana, anche lui volontario, conferma che “gli abbandoni sono aumentati drasticamente”.

Luigi ha contratto il virus ed è stato ricoverato in ospedale, ciononostante ha coordinato il salvataggio di 24 cani recuperati in strada. “Siamo in difficoltà e chiediamo aiuto a tutti per adozioni consapevoli”, è l’appello del ragazzo.