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Aggredita l’atleta parolimica Beatrice Ion, insulti razzisti e volenza: “Sei una handicappata”

Un terribile episodio di razzismo e violenza nei confronti di Beatrice Ion, l’atleta parolimpica italiana, giocatrice di basket della Nazionale. La ragazza, 23enne di porigini romene ma che vive in Italia da quando era bambina ha raccontato di essere stata aggredita e insultata da un uomo.

Il racconto dell’atleta

La giovane si trovava ad Ardea, vicino Roma,  con suo padre quando, a causa di un diverbo per un posto per disabili, l’uomo si è scagliato contro lei e il padre. “Sono stata aggredita – ha raccontato l’atleta- mio papà è in ospedale probabilmente con uno zigomo rotto, perché a detta loro siamo stranieri del c… che devono tornare al loro paese. Tralascio le offese che mi sono presa perché disabile”. “Io e mamma eravamo dentro, un tipo ci urlava di uscire. Papà stava tornando dalla sua passeggiata e non è riuscito a parlare, colpito da una testata e altro. Urlava anche davanti ai carabinieri: ho un curriculum criminale, a tua figlia handicappata la becco per strada e mi faccio fare un lavoretto”.

La scena è avvenuta sotto gli occhi dei passati che non sono intervenuti, l’atleta si è dichiarata molto amareggiata per l’accaduto. “Non mi dite che il razzismo in Italia non esiste – dice ancora Beatrice – L’ho vissuto oggi dopo 16 anni che vivo qui e fa molto male. A chi ci ha aggredito dico di vergognarsi, saremo anche stranieri ma abbiamo più dignità di loro e chi ha guardato tutto senza fare nulla si dovrebbe vergognare ancora di più”.

L’indignazione della società sportiva

La società sportiva parolimpica, Polisportiva Amicacci Giulianova,  quale milita Beatrice, si è dichiarata molto indignata pe rla situazione: “Beatrice vive in Italia da 16 anni ed è nazionale azzurra – ricorda in una nota l’Amicacci – La società si unisce alla denuncia del vergognoso episodio e auspica che i colpevoli vengano presto individuati. La lotta al razzismo resta al centro dei valori dell’Amicacci, da sempre impegnata per abbattere ogni forma di discriminazione. A Bea, da due anni in Abruzzo dove frequenta l’Università di Teramo, un abbraccio da tutta la famiglia Amicacci”.

Anche il presidente regionale del Coni Abruzzo, Enzo Imbastaro, esprime vicinanza all’atleta: “Ho letto quanto accaduto e sono esterrefatto. Purtroppo queste storie si stanno ripetendo con una certa frequenza e per questo dobbiamo alzare il livello di attenzione su episodi gravi in modo da evitare una pericolosa escalation. A Beatrice Ion vanno la vicinanza mia personale, del Coni Abruzzo e di tutto lo sport abruzzese”.

Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, ha aggiunto: “Voglio esprimere solidarietà e vicinanza a Beatrice Ion, atleta della nazionale italiana di basket in carrozzina, vittima insieme al padre, di una vergognosa aggressione fisica e verbale a sfondo razziale, Beatrice  veste con orgoglio e impegno la maglia azzurra e vive nel nostro Paese da 16 anni. La sua denuncia fa rabbrividire. Agli insulti si sono aggiunte anche le offese riferite alla sua disabilità”.

“È incredibile dover commentare ancora oggi simili episodi di odio, violenza e ignoranza. Queste circostanze devono far riflettere tutti, ancora una volta”.”Mi auguro siano individuati al più presto i responsabili di questo gesto ignobile che merita la ferma condanna di tutto il Paese. Questi individui dovrebbero svolgere per almeno un mese attività di volontariato in una società sportiva paralimpica. Una simile esperienza potrebbe insegnare loro il rispetto e la convivenza civile”.